Cosa sono i costi effettivi?

Domanda di: Dr. Iacopo Rossetti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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COSTI EFFETTIVI : si definiscono costi effettivi le configurazioni di costo-risultato che esprimono il valore consuntivo delle risorse utilizzate per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Sono costi rilevati ex post e sono i costi effettivamente sostenuti. Esprimono il reale consumo di risorse.

Cosa vuol dire costo effettivo?

I campi Costo effettivo mostrano i costi sostenuti per lavoro già eseguiti da risorse per le attività, insieme a tutti gli altri costi registrati associati all'attività.

Quanti tipi di costi ci sono?

costi fissi, che non variano al variare della produzione fino ad un certo livello della stessa (canone); costi variabili, che variano al variare della produzione (materie prime); costi semifissi o semivariabili, costituiti da una parte variabile e una parte fissa.

Come si definiscono i costi?

Un costo è il valore monetario delle risorse impiegate per ottenere uno o più benefici futuri.

Che cosa si intende per costi variabili?

Sono definiti costi variabili quei fattori produttivi il cui valore complessivo aumenta in misura proporzionale al variare delle quantità prodotte o vendute (volume di attività).

Come si determina il costo di un prodotto



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Quali sono i costi variabili esempi?

I costi variabili hanno invece un valore complessivo che varia al variare delle quantità prodotte o vendute. L'esempio tipico è quello delle materie prime utilizzate per la produzione, come il latte e lo zucchero per una gelateria, il pomodoro e la mozzarella per una pizzeria o il legno per una fabbrica di mobili.

Quali sono i costi fissi e variabili?

I costi fissi sono quei costi che non variano al variare delle quantità che un'azienda produce o vende. I costi variabili, invece, sono direttamente e proporzionalmente legati alla quantità di beni e servizi prodotti da un'azienda. Il costo totale, infine, è la somma tra costi fissi e costi variabili.

Qual è la differenza tra costo e prezzo?

Costi che possono essere fissi (ad esempio quelli relativi ai macchinari e ai luoghi di produzione), oppure variare a seconda della quantità di articoli prodotti. Prezzo: la cifra di vendita di un prodotto o di un servizio, che copre i costi e che tiene conto anche di un guadagno.

Quali sono i costi indiretti esempi?

Cosa sono i costi indiretti

Alcuni esempi di costi indiretti sono tipicamente costituiti dalle spese per le utenze (luce, gas, acqua), la locazione, le spese generali dell'azienda, le assicurazioni, e così via.

Quali sono i costi di un'impresa?

I costi di produzione sono i sacrifici che deve fare l'impresa per procurarsi i fattori produttivi, questi comprendono anche i costi opportunità. Il costo opportunità il costo del fattore impiegato nel ciclo produttivo dato da l'opportunità perduta per non avere utilizzato nel miglior modo possibile.

Quali sono i costi di struttura?

Sono tali i costi che non variano al variare del volume di produzione. Fanno parte di questa categoria quei costi di carattere generale che devono essere comunque sostenuti e che non sono facilmente modificabili nel breve-medio termine. Per questo motivo essi vengono spesso anche definiti “costi di struttura”.

Come capire se un costo è fisso o variabile?

Per costi fissi si intende l'insieme dei costi il cui ammontare è indipendente dalla quantità di beni e servizi prodotti da un'attività. A questo concetto si contrappone quello di costo variabile: il cui ammontare dipende direttamente, e in maniera proporzionale, dalla quantità di beni e servizi prodotti.

A cosa serve il break even point?

Il break even point, BEP o punto di pareggio, è un valore che indica le unità di prodotto da vendere per coprire i costi aziendali. In pratica, il BEP rappresenta il punto di equilibrio tra ricavi e costi totali, dove utili e perdite si equivalgono.

Come calcolare il costo effettivo?

Per avere il costo effettivo di un kWh, il calcolo corretto da effettuare è quello di dividere la spesa totale, così come riportata dalla bolletta, per il numero di kWh consumati.

Cosa mi dice il WACC?

IL SIGNIFICATO DEL WACC O COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE

Il costo medio ponderato del capitale di un titolo, di un progetto di investimento o di un'impresa è uno strumento ampiamente impiegato per la valutazione di strategie di acquisto o vendita di asset o anche dell'avvio o meno di possibili progetti industriali.

Come si legge il WACC?

Il WACC può essere determinato con la seguente relazione:
  1. kd * (1-t) = costo del debito al netto della fiscalità (tasso di interesse pagato al netto della deducibilità fiscale degli oneri finanziari)
  2. D = valore del debito gravato da interessi.
  3. E = valore dell'Equity (patrimonio netto)

Come distinguere costi diretti e indiretti?

Nello specifico:
  1. i costi diretti sono quelli che variano in maniera significativa al variare dei volumi di prodotto. ...
  2. i costi indiretti, al contrario, non si riferiscono a uno specifico oggetto di costo, bensì all'attività aziendale nel suo complesso, pertanto non risentono di eventuali variazioni nella produzione.

Qual è la differenza tra costi diretti e costi indiretti?

Di solito, i costi diretti sono riconducibili a un prodotto, bene o servizio; quindi, vengono definiti tali se sono direttamente correlati al prodotto. I costi indiretti sono quelli necessari per creare il servizio o il prodotto e non sono direttamente collegati.

Cosa rientra nei costi diretti?

Sono costi diretti quelli che incidono in modo diretto sulle attività progettuali e che si riferiscono in modo univoco ai beni o servizi realizzati. I costi diretti sono relativi a: • risorse umane; viaggio, vitto e alloggio; • materiali e attrezzature; • servizi; • altri costi.

Come si crea il prezzo?

Un semplice metodo per calcolare il prezzo di vendita è calcolare il totale dei costi e aggiungere il margine di guadagno. Si tratta di un metodo elementare ed efficace che può essere utilizzato per stabilire un pricing iniziale di un prodotto o servizio.

Dove si trovano i costi nel bilancio?

Nella voce B7 sono rilevati i costi per i servizi eseguiti da banche ed imprese finanziarie, diversi dagli oneri finanziari veri e propri, come: noleggio di cassette di sicurezza, servizi di pagamento di utenze, costi per la custodia di titoli, commissioni per fidejussioni (purché non finalizzate all'ottenimento di ...

Come si rappresentano i costi fissi?

Nel seguente diagramma cartesiano i costi fissi sono rappresentati dalla retta (CF). Essendo indipendente dal volume di produzione (q) la retta dei costi fissi (CF) si presenta come una retta orizzontale e parallela all'asse delle ascisse. Le altre due rette rappresentano i costi variabili (CV) e i costi totali (CT).

Quali sono i costi variabili nel conto economico?

Per costo variabile si intendono tutti quei costi che, nel loro ammontare complessivo, variano proporzionalmente al variare della quantità. Il costo variabile varia così a seconda della quantità di beni prodotti da un'azienda e in parole povere se l'azienda produce zero i suoi costi variabili saranno zero.

Che cosa sono i costi indiretti?

Quali sono i costi indiretti? - Alcuni esempi

Al contrario dei costi diretti, quelli indiretti sono tutte le spese sostenute per materiali, servizi e manutenzioni necessarie per il funzionamento dell'attività. Entrambi sono ugualmente essenziali per la gestione di un'azienda e l'uno non può esistere senza l'altro.

Quali sono i costi parametrici?

I costi parametrici sono quelli per cui è determinabile a priori in modo oggettivo la quantità di risorsa necessaria per ottenere un'unità di prodotto; ne sono un esempio tipico la manodopera o le materie prime.

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