Cosa succede se il test di Coombs è positivo?

Domanda di: Rosalino Parisi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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un test di Coombs indiretto positivo vuol dire invece che la madre ha sviluppato anticorpi contro i globuli rossi fetali ed è sensibilizzata. Tuttavia, un test di Coombs positivo indica solo che un feto Rh-positivo ha la possibilità, e non la certezza, di sviluppare la malattia emolitica.

Cosa vuol dire essere positivi al test di Coombs?

Se il test di Coombs è positivo, significa che nel sangue del paziente sono presenti anticorpi diretti contro i globuli rossi.

Cosa fare se il test di Coombs diretto è positivo?

In caso di positività, è possibile identificare e quantificare l'anticorpo in questione; esiste infatti la possibilità che la madre sviluppi anticorpi anche per fattori sanguigni minori rispetto al fattore Rh (anti-Kell, anti-c, anti-E, ecc.).

Chi deve fare il test di Coombs?

Il test di Coombs indiretto consiste nel verificare la presenza o meno nel sangue di anticorpi che sono diretti contro i globuli rossi. Questo test viene effettuato quando una persona è stata esposta a globuli rossi non suoi e questo è il caso che si verifica con una trasfusione o una gravidanza.

Come si legge il test di Coombs?

Il test si dice positivo quando si rilevano anticorpi già attaccati alle cellule, si dice negativo quando gli antigeni vengono invece trovati liberi.

Test di Coombs



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Quanto rimane positivo il test di Coombs dopo immunoprofilassi?

I risultati della tipizzazione del sangue e di test anticorpali (test di Coombs indiretto) vengono influenzati significativamente dalla somministrazione delle immunoglobuline anti‐D infatti il test può risultare positivo anche per alcuni mesi dopo l'immunoprofilassi.

Quante volte si fa il test di Coombs indiretto in gravidanza?

Quando la madre è Rh negativa, il Test di Coombs indiretto viene ripetuto ogni mese, mentre se la madre è Rh positiva viene ripetuto nel terzo trimestre di gravidanza.

Che gruppi sanguigni non possono avere figli?

L'incompatibilità Rh si verifica quando il sangue della donna in gravidanza è Rh-negativo mentre quello del feto è Rh-positivo, da cui può risultare una distruzione dei globuli rossi del feto, con conseguente anemia anche grave.

Quando si può presentare la malattia emolitica del neonato?

La diagnosi di malattia emolitica del neonato può essere fatta durante la gravidanza o dopo la nascita del bambino.

Perché si fa il test di Coombs in gravidanza?

Perché si fa il Test di Coombs indiretto

«L'esame si effettua per valutare se la mamma ha degli anticorpi che potrebbero distruggere i globuli rossi presenti nel sangue fetale. Questo è possibile soprattutto se la mamma ha un gruppo sanguigno con fattore RH negativo» spiega Moretti Montefusco.

Come si cura l anemia emolitica autoimmune?

La cura di questa patologia dipende dalla rimozione della causa sottostante. La terapia medica prevede l'utilizzo di farmaci cortisonici e immunosoppressori per le forme ad eziologia autoimmune, e una terapia di sostegno (con trasfusioni di sangue e integrazione di ferro) per le altre forme congenite.

Cosa provoca la malattia emolitica del neonato?

La causa della malattia emolitica del neonato è il passaggio di globuli rossi fetali attraverso la placenta portando un antigene che non è presente nei globuli rossi della madre.

Quali sono le complicanze della malattia emolitica del neonato?

Sulla base della gravità delle manifestazioni della patologia si distinguono tre principali forme cliniche di MEFN: l'idrope fetale, l'ittero grave del neonato e l'anemia congenita del neonato. L'idrope fetale è la manifestazione più grave della patologia e può essere mortale.

Quanto si vive con anemia emolitica?

Emolisi: è l'agente causale dell'anemia e si definisce come una distruzione prematura dei globuli rossi, che li porta ad avere una vita media inferiore ai 120 giorni.

Qual è il gruppo sanguigno più raro al mondo?

Il gruppo sanguigno più raro. Il gruppo sanguigno più raro in Italia è l'AB- con lo 0,5%. Il gruppo 0+ è il più diffuso con il 39%.

Che gruppo sanguigno prendono i figli?

Qualora un genitore fosse di gruppo A o B e l'atro di quello 0, per il nascituro dipenderà dagli alleli dominanti e recessivi del genitore di gruppo A o B. Quando invece uno dei due è AB e l'altro 0, il figlio potrà nascere solo di gruppo A o B.

Che succede se marito e moglie hanno lo stesso gruppo sanguigno?

Avere lo stesso gruppo sanguigno del partner non espone ad alcun rischio, anzi è un' eventualità positiva.

Per quale motivo l incompatibilità da Rh è pericolosa prevalentemente in caso di una seconda gravidanza?

In occasione di una seconda gravidanza con un feto Rh+, l'incompatibilità materno-fetale si manifesta per il passaggio degli anticorpi anti-Rh per via transplacentare al sangue del nascituro e può essere causa di malattia emolitica feto-neonatale (MEN, anche nota come eritroblastosi fetale).

Cosa succede se non si fa immunoprofilassi?

La mancata immunoprofilassi comporta la possibilità da parte del sistema immunitario della madre, di sviluppare anticorpi anti-D, che potrebbero rappresentare un problema anche grave per il feto/neonato nel corso di successive gravidanze (Malattia Emolitica del Feto e del Neonato) o della gravidanza in corso.

Quando fare immunoprofilassi anti-D in gravidanza?

Le linee guida della gravidanza fisiologica dell'Istituto Superiore di Sanità raccomandano l'esecuzione di immunoprofilassi anti-Rh (D) di routine a tutte le donne Rh negative a 28 settimane di gravidanza.

Quando va fatta l immunoprofilassi?

L'immunoprofilassi deve essere effettuata entro 72 ore dal parto da tutte le donne che hanno un fattore Rh negativo e hanno avuto un bambino Rh positivo. In questo modo, si proteggono eventuali feti di gravidanze future.

Come si manifesta una crisi emolitica?

Le crisi emolitiche si possono accompagnare a febbre, brividi, malessere generale, dolori lombari o addominali. Nelle forme congenite si possono riscontrare alterazioni della struttura ossea e ulcerazioni croniche degli arti inferiori.

Qual è la causa dell'anemia emolitica?

I microrganismi infetti possono causare anemia emolitica attraverso i seguenti meccanismi: Azione diretta delle tossine (p. es., Clostridium perfringens, streptococchi alfa o beta-emolitici, meningococchi) Invasione e distruzione dei globuli rossi da parte del microrganismo (p.

Quali sono i sintomi dell anemia emolitica autoimmune?

In rapporto alla gravità dell'emolisi, possono verificarsi febbre elevata, grave astenia, malessere, cefalea e forte dolore alla regione lombare. La debolezza indotta dall'anemia emolitica può associarsi a tachicardia e dispnea da sforzo e, talvolta, sincope.

Cosa succede se la mamma e Rh negativo?

Se la mamma e il papà hanno fattore Rh negativo non bisogna preoccuparsi; mentre, se il fattore Rh materno è negativo e quello paterno è positivo potrebbero esserci dei problemi. Il bambino, infatti, potrebbe ereditare dal padre il fattore positivo e sviluppare un'incompatibilità con il sangue della mamma.

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