Quando la cedolare secca e al 10 %?

Domanda di: Artes Ferrari  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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E' prevista un'aliquota ridotta al 10% per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilità abitative (articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 551/1988).

Quando si applica aliquota 10% cedolare secca?

Cedolare secca 10 per cento: quando si applica

ai contratti d'affitto a studenti universitari; nei Comuni in cui vi sono state calamità naturali; agli affitti transitori disciplinati dalla legge n. 431/1998.

Chi ha diritto alla cedolare secca al 10 %?

La cedolare secca al 10% è il regime di tassazione agevolato che può essere utilizzato esclusivamente per affitti a canone concordato o equo canone determinato dalle associazioni di categoria, sindacati dei proprietari e degli inquilini.

Cosa conviene cedolare secca o canone concordato?

Per i proprietari con reddito superiore a 15.000 euro, la cedolare secca risulta vantaggiosa. Nel canone concordato c'è un abbattimento del 40,5%, quindi la cedolare secca è conveniente per i locatori che hanno un reddito sopra i 28.000 euro.

Qual è la percentuale della cedolare secca?

Anche per il 2023, per gli immobili in affitto è possibile optare per il regime facoltativo della cedolare secca, versando, quindi, un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali. Come funziona? È applicabile ai contratti di locazione e prevede due aliquote pari al 10 o del 21 per cento.

AFFITTO: come ottenere la cedolare secca al 10%



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Perché non conviene la cedolare secca?

la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.

Qual è il contratto di locazione più conveniente?

Il canone libero, come dice il termine stesso, è liberamente concordato dalle parti, pertanto non è soggetto alla calmierazione secondo quanto previsto in caso di accordi di categoria. Se cerchi la stabilità, il contratto di affitto più conveniente è quello a canone libero.

Chi paga la cedolare secca deve pagare anche l'IMU?

IMU e cedolare secca 2023

Sebbene la cedolare secca rappresenti un regime fiscale agevolato, poiché consente di non pagare l'imposta di registro e l'imposta di bollo dei contratti di affitto, l'IMU sulla seconda casa affittata con cedolare secca è comunque dovuta.

Quanto dura il contratto di affitto con cedolare secca?

In generale la durata di un contratto d'affitto con cedolare secca può essere breve (2-3 anni), medio (5-6 anni) o più lungo. L'opzione, se attivata nella fase di registrazione del contratto, sarà attiva per tutta la sua durata a meno che il locatore non volesse annullare tale opzione.

Come capire se canone concordato?

Si chiama a canone concordato quando le caratteristiche del canone sono determinate sulla base di accordi locali. Tra le caratteristiche in particolare viene individuata una durata minima e massima del contratto ovvero l'ammontare degli importi dei canoni.

Cosa significa contratto 3 2 con cedolare secca?

Che vuol dire contratto 3+2 con cedolare secca? Il contratto 3+2 con cedolare secca è un contratto di locazione a cui viene applicato un regime fiscale agevolato. Ha una durata minima di 3 anni e si rinnova automaticamente per altri 2, a patto che non ne venga data disdetta entro i tempi previsti dall'accordo.

Che differenza c'è tra canone libero e canone concordato?

Un contratto libero prevede libertà nella determinazione del canone e delle clausole da inserire all'interno dell'accordo. Un contratto concordato, invece, prevede che l'importo del canone da pagare venga determinato in base a specifiche tabelle comunali di riferimento.

Quanto si paga di tasse con il canone concordato?

L'imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti, salvo che per i contratti a canone concordato, per cui si applica un'aliquota del 10%.

Quando si paga la cedolare secca 2023?

Per il 2023 la scadenza per il versamento con maggiorazione dello 0,40% è il 31 luglio . Per i contribuenti non interessati dalla proroga l'acconto della cedolare secca deve essere versato entro il termine canonico indicato da questa applicazione.

Come pagare cedolare secca 2023?

L'acconto deve essere versato:

In due rate, se l'importo dovuto è superiore a 257,52 euro. La prima rata del 40%, entro il 30 giugno. La seconda rata del 60%, entro il 30 novembre.

Cosa significa locazione abitativa agevolata?

Il contratto di locazione convenzionato, detto anche a canone concordato, è una forma di contratto d'affitto che prevede un canone più basso di quello di mercato e interessanti agevolazioni fiscali a favore del proprietario per compensarlo dell'eventuale minor reddito.

Quante volte all'anno si paga la cedolare secca?

la prima, pari al 40% dell'acconto complessivamente dovuto, entro il 30 giugno. la seconda, il restante 60%, entro il 30 novembre.

Chi non può applicare la cedolare secca?

Il regime della cedolare non può essere applicato ai contratti di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell'esercizio di attività di impresa o di lavoro autonomo, indipendentemente dal successivo utilizzo dell'immobile per finalità abitative di collaboratori e dipendenti.

Chi deve pagare l'Imu il proprietario o l'inquilino?

L'IMU non è dovuta da chi è in affitto: il proprietario è l'unico che deve versare l'intero importo dell'imposta.

Quanto costa la registrazione di un contratto di affitto con cedolare secca?

La registrazione del contratto di affitto presso l'Agenzia delle Entrate implica il pagamento dell'imposta di registro, pari al 2% del canone annuo stabilito dalle parti o dalla legge, per un valore non inferiore a 67€ e dell'imposta di bollo, pari a 16€ ogni 100 righe e per ogni copia del contratto di locazione.

Cosa si può scaricare con la cedolare secca?

Poiché la cedolare secca è un'imposta sostitutiva non è possibile scomputare dall'importo dovuto eventuali detrazioni fiscali per oneri e spese sostenute. Tornando al suo quesito la detrazione relativa alle spese di ristrutturazione potrà essere recuperata solo se ha altri redditi soggetti ad Irpef.

Quanto si risparmia con la cedolare secca?

2) Cedolare secca 2021: convenienza contratti a canone concordato. Anche nel caso dei contratti a canone concordato, per i quali è prevista la riduzione del 30% dell'importo da dichiarare la cedolare si dimostra l'opzione più conveniente per tutte le fasce di reddito.

Come affittare una casa senza pagare le tasse?

Pagare meno tasse sul contratto di locazione è possibile. Ciò è possibile grazie ad un'attestazione in base alla quale il proprietario dell'appartamento paga un importo ridotto (pari al 10%) rispetto a quello ordinario (del 21%), meccanismo della cedolare secca.

Quanto si recupera con il 730 per l'affitto?

La detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale con contratti a canone concordato è: 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro. 247,90 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non superiore a 30.987,41 euro.

Come affittare una casa senza rischi?

Ecco i nostri 10 consigli per affittare casa senza problemi:
  1. Selezionare l'inquilino.
  2. Richiedere una polizza a garanzia dei rischi contrattuali.
  3. Richiedere il deposito cauzionale.
  4. Scegliere la tipologia di contratto adatto alle esigenze.
  5. Sottoscrivere un verbale di consegna.