Quanti tipi di PEI ci sono?

Domanda di: Ing. Lidia Conti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Alla luce del DM 182 del 29 dicembre 2020 – Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato, ci sono 3 tipologie di PEI. L'art. 10 (Curricolo dell'alunno) punto 3 del DM 182/20 indica 3 tipi di percorsi didattici seguiti dagli studenti con disabilità.

Quanti modelli di PEI?

4 Modelli di PEI in base all'ordine e grado di istruzione; la Scheda per l'individuazione del debito di funzionamento; la Tabella per l'individuazione dei fabbisogni di risorse professionali per il sostegno e l'assistenza.

Cos'è il PEI semplificato o per obiettivi minimi?

La legge parla:di “PEI SEMPLIFICATO” come di un percorso per obiettivi minimi (l'alunno segue il programma dei compagni ma con obiettivi semplificati). Il PEI semplificato va concordato all'inizio del ciclo, o al massimo all'inizio di ogni anno scolastico.

Quali sono le 4 aree del PEI?

104 del 1992 – il Piano è costruito su quattro assi:
  • Dimensione della Socializzazione e dell'Interazione.
  • Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio.
  • Dimensione dell'Autonomia e dell'Orientamento.
  • Dimensione Cognitiva, Neuropsicologica e dell'Apprendimento.

Come si divide il PEI?

Le pagine che compongono il Pei si suddividono in 12 sezioni, ognuna delle quali rappresenta un percorso da seguire per accompagnare e supportare l'alunno durante il suo “tempo scuola”.

NUOVO PEI - LA GUIDA RAPIDA



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Cosa sono le 4 dimensioni del PEI?

Le dimensioni sono le 4 aree focus che vanno monitorate al fine di completare con esattezza il PEI. Queste 4 aree sono: ambito affettivo e capacità di socializzare, sfera del linguaggio e della comunicazione, verbale e non verbale, orientamento e autonomia, capacità cognitive e caratteristiche neuro-psicologiche.

Che cos'è il PEI sostegno?

Cos'è il PEI e a chi è rivolto

Da un punto di vista strutturale, il PEI altro non è che un progetto educativo calibrato sulle esigenze del singolo alunno con disabilità certificata. Quindi, ogni scuola deve adottare un PEI diverso per ciascuno studente diversamente abile.

Quali sono i tre obiettivi del PEI?

Cosa contiene il PEI

obiettivi didattici, educativi e di apprendimento: fanno parte degli obiettivi anche l'inclusione e la socializzazione, e più in generale il benessere dell'allievo nel contesto della scuola.

Cosa vuol dire PEI su base ICF?

Il PEI è il Piano Educativo Individualizzato ed è un documento ufficiale che viene scritto dagli insegnanti anno per anno per permettere un percorso scolastico su misura agli alunni con disabilità certificata.

Chi redige il PEI in assenza dell'insegnante di sostegno?

Da chi è redatto il PEI

Il Pei è redatto dal Gruppo di lavoro per l'handicap operativo (GLHO) composto dall'intero consiglio di classe congiuntamente con gli operatori dell'Unità Multidisciplinare, gli operatori dei servizi sociali, in collaborazione con i genitori.

Cosa vuol dire PEI differenziato?

Nel caso di PEI con percorso personalizzato e prove differenziate equipollenti, l'alunno consegue il diploma di scuola secondaria di II grado. Nel caso di PEI con percorso differenziato e prove differenziate non equipollenti, l'alunno non consegue il diploma ma un attestato di credito formativo.

Chi decide il PEI differenziato?

Il Consiglio di Classe deve dare immediata comunicazione scritta alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso. In caso di mancata risposta, si intende accettata dalla famiglia la valutazione differenziata. In caso di diniego scritto, l'alunno deve seguire la programmazione di classe.

Quando il PEI e differenziato?

QUANDO GLI OBIETTIVI DEL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO SONO NETTAMENTE DIVERSI SIA RISPETTO A QUELLI DELL'ORDINAMENTO DI STUDI SIA RISPETTO A QUELLI DELLA CLASSE, LA PROGRAMMAZIONE VIENE DICHIARATA DIFFERENZIATA E L'ALUNNO PERTANTO NON PUÒ CONSEGUIRE IL TITOLO DI STUDIO AVENTE VALORE LEGALE.

Quando un PEI e inclusivo?

Questa visione prospettica rende un PEI inclusivo nel senso che immagina una progettazione per la persona con disabilità nei diversi ruoli che ricoprirà nella sua vita e non si limita a quello di alunna o alunno.

Quale legge ha introdotto il nuovo PEI?

66/2017, Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, oggetto di specifica formazione e specializzazione nei percorsi del TFA sostegno. Attraverso questo decreto ed i successivi atti, tra cui il DI n. 182/2020, sono stati proposti il nuovo modello per i PEI e le nuove Linee guida.

Cosa prevede il nuovo PEI?

Il nuovo PEI è fondato su quattro dimensioni principali da considerare ai fini dell'inclusione e della progettazione didattica ed educativa: Dimensione della Socializzazione e dell'Interazione sia con il gruppo dei pari, sia con gli adulti. Dimensione della Comunicazione e del Linguaggio(comprensione e produzione)

Su quale modello si basa ICF?

L' ICF è anche un modello concettuale di approccio globale al FUNZIONAMENTO della persona, che si definisce solo nell'interazionee nella reciprocità tra persona e contesto ambientale.

Chi redige l ICF?

È redatto con la collaborazione dei genitori della bambina o del bambino, dell'alunna o dell'alunno, della studentessa o dello studente con disabilità, nonché con la partecipazione di un rappresentante dell'amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata.

Come si divide l ICF?

Nei documenti ufficiali di presentazione dell'ICF, predisposti dall'OMS, la classificazione è divisa in due parti: la Parte 1 che raggruppa tutto il contenuto descrittivo di funzioni, strutture, attività e partecipazione; la Parte 2 che invece descrive i fattori contestuali.

Quali sono i facilitatori del PEI?

Barriere e facilitatori sono costituiti dai fattori contestuali, che si distinguono in fattori personali e fattori ambientali, e sono in rapporto con le Funzioni del Corpo, le Attività Personali e la Partecipazione sociale, rendendone possibile il funzionamento ovvero migliorandolo (facilitatori) oppure ostacolandolo ( ...

Che differenza c'è tra il PEI e il Pdp?

Come anticipato, il PEI è compilato dalla scuola insieme ai servizi socio-sanitari competenti, in collaborazione della famiglia dell'alunno disabile. Il PDP è invece redatto dal consiglio di classe, ed è buona prassi consultare sempre i genitori e le figure professionali coinvolte nella diagnosi di DSA.

Cosa dire durante il Glo?

Potrebbe essere utile verbalizzare quanto è stato concordato durante l'incontro del GLO, annotando alcune informazioni importanti:
  • persone presenti/assenti all'incontro;
  • eventuali accordi tra i presenti non indicati nel PEI;
  • evidenziare se presenti disaccordi sulla modalità di valutazione, obiettivi o altro;

Quante sono le aree del PEI?

Queste le 12 sezioni costituenti il PEI: Quadro informativo. Elementi generali desunti dal Profilo di Funzionamento. Raccordo con il Progetto Individuale.

Cosa succede se la famiglia non firma il PEI differenziato?

In questo caso lo studente seguirà ugualmente il suo PEI, con il sostegno e ogni altra tutela prevista, ma la valutazione sarà effettuata in base ai criteri definiti per tutta la classe anche se la diagnosi clinica dell'alunno ha evidenziato un deficit cognitivo che incide sulle capacità di apprendimento.

Chi redige il PEI scuola?

Chi partecipa alla redazione del PEI provvisorio? Anche il PEI provvisorio va elaborato e approvato dal GLO, nominato dal dirigente scolastico seguendo le indicazioni dell'art. 16, c. 2 del decreto 182/2020: «Il PEI provvisorio è redatto da un GLO, nominato seguendo le stesse procedure indicate all'articolo 3.

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