Domanda di: Ione Costa | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Con il termine quorum, di chiara provenienza latina (letteralmente significa "dei quali"), viene indicata la quota minima, calcolata numericamente oppure in percentuale, dei voti espressi o dei votanti, richiesta perchè una delibera, una elezione, una consultazione referendaria, sia considerata valida.
Sono regolate dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla vigente legge elettorale. Si svolgono ogni cinque anni, oppure in seguito a scioglimento anticipato delle Camere; in seguito alle elezioni si rinnova anche il Governo, che deve ottenere l'appoggio della maggioranza in ciascuna camera del Parlamento.
Con il referendum si può richiedere ad un corpo elettorale il consenso o dissenso rispetto a una decisione riguardante singole questioni; si tratta dunque di uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico oggetto di discussione.
Cosa succede se non si raggiunge il quorum al referendum?
Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum ...