Domanda di: Sig. Egisto Gatti | Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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L'invasione Alleata in Sicilia e l'assoluta mancanza di resistenza scioccarono i fascisti, che si domandavano perché Mussolini non facesse nulla. Molti di loro guardavano al Re, e altri si volgevano a Mussolini. Il grande problema era trovare un'istituzione adatta per l'azione politica.
Nel pomeriggio del 24 luglio 1943, il Gran Consiglio del fascismo, l'organo supremo del regime, si riunisce per la prima volta dopo quattro anni. Lo sbarco alleato in Sicilia ha infranto ogni residua speranza di vittoria. Il tracollo militare impone decisioni urgenti che porteranno alla caduta del Duce.
Fra la notte del 24 e il 25 luglio 1943, Benito Mussolini venne esautorato dal Gran Consiglio del Fascismo e subito dopo deposto dal re Vittorio Emanuele III. Furono giorni aggrovigliati, inquieti, densi di agguati, tradimenti e vendette.
Il Gran Consiglio del Fascismo sfiduciò Mussolini, il re lo fece arrestare e al suo posto fu chiamato il generale Badoglio. La gente scese nelle piazze esultante per la conclusione della guerra, le camicie nere scomparvero e i busti di Mussolini vennero distrutti.
Il 25 luglio il re fa ARRESTARE Mussolini e INCARICA il maresciallo PIETRO BADOGLIO DI FORMARE UN NUOVO GOVERNO. Il fascismo crolla, ma la tragedia della guerra non è ancora finita: L'8 settembre 1943 Badoglio annuncia l'ARMISTIZIO con gli anglo-americani.