Lo spagnolo ha la sindrome di Müller-Weiss, una malattia degenerativa molto rara che porta alla frammentazione e necrosi dello scafoide. Le voci sul ritiro di Rafael Nadal le ha smentite lui stesso: "Ho tanta energia, voglio continuare", ha detto dopo la vittoria al Roland Garros.
"La malattia di Müller-Weiss è degenerativa ed è una displasia dello scafoide tarsale, una deformità di una delle ossa situate nella parte centrale del piede, è essenziale per la sua mobilità", sono le parole del dottor Pilar Nieto, specialista in podologia a Valencia.
E così è stato. Infatti, dopo una breve indagine interno, è emerso che la racchetta è stata confusa per un'altra da allenamento ed è stata prelevata e portata via per errore. Col sorriso sulle labbra, dimostrando autoironia e self-control, Nadal ha sistemato quella nuova prima di riprendere a giocare.
La sindrome di Müller-Weiss si caratterizza per delle frammentazioni dell'osso, per delle deformità, oltre che per alcune necrosi di tratti dell'osso stesso e per la dislocazione dello scafoide. Purtroppo resta tuttora molto complesso individuare le ragioni di tutto ciò.
La sindrome di Williams è una malattia genetica multisistemica rara dello sviluppo neurologico, caratterizzata da facies caratteristica, cardiopatie (in particolare stenosi sopravalvolare dell'aorta), anomalie cognitive, dello sviluppo e del tessuto connettivo (lassità articolare).