Domanda di: Lorenzo Battaglia | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Il washi viene tradizionalmente prodotto utilizzando le fibre vegetali del gelso da carta o di altre piante locali come Diplomorpha sikokiana, Edgeworthia papyrifera e Euonymus sieboldianus.
Il termine washi è antichissimo e indica la carta fatta a mano utilizzata tradizionalmente per gli origami e altre arti giapponesi: wa, infatti, vuol dire giapponese, e shi carta.
La carta si ottiene utilizzando le fibre vegetali di alcune piante come il gelso da carta, l bambù e la canapa. Le materie prime vengono dapprima sminuzzate, quindi bollite in una soluzione leggermente alcalina con aggiunta di ceneri ed infine ripulite da tutte le impurità superficiali.
Il Washi è una carta tradizionale giapponese realizzata con fibre naturali come il gelso, il lino o il riso. È noto per la sua resistenza, la consistenza fine e i colori vivaci. Il processo di realizzazione del Washi è lungo e complesso e prevede tecniche artigianali che si tramandano di generazione in generazione.
La casa tradizionale giapponese è costruita su un'intelaiatura di pali e travi di legno su cui si inseriscono le pareti esterne, costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso che permettono di areare e ventilare i locali.