Julian Beever, nato nel 1959 in Gran Bretagna, crea disegni trompe-l'œil con il gesso su pavimenti e marciapiedi dalla metà degli anni novanta. Le sue opere vengono create utilizzando una proiezione chiamata anamorfosi per creare l'illusione tridimensionale quando viene visto da una determinata angolazione.
Il racconto più antico che segna l'inizio del trompe-l'oeil è quello di Plinio il Vecchio. Riporta nella sua Storia come il pittore Zeusi (464-398 a.C.), in una gara con il pittore Parrasio, avesse rappresentato uve così perfette che gli uccelli iniziarono a svolazzargli intorno per cercare di nutrirsene.
trompe-l'oeil trompe-l'oeil ("inganna l'occhio") Rappresentazione ingannevole di oggetti o spazi, tramite una meticolosa cura naturalistica o artifici prospettici e illusionistici. Ricorre in partic. nella natura morta e nella decorazione prospettica.
L'espressione trompe-l'œil pare sia nata nel periodo barocco, sebbene tale genere pittorico sia di gran lunga precedente (si rammentino, ad esempio, opere come la Camera degli Sposi del Mantegna a Mantova, o il finto coro di Santa Maria presso San Satiro a Milano, del Bramante).