Chi poteva votare nella democrazia ateniese?

Domanda di: Ing. Rosita Farina  |  Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023
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Imitato da altre città, il sistema ateniese prevedeva che un limitato numero di cittadini, adulti e di sesso maschile, dai 30.000 ai 50.000 su una popolazione di 250/300.000, potesse proporre disegni di legge e votare quelle di iniziativa di un organo esecutivo, anch'esso selezionato tra la popolazione.

Chi poteva essere cittadino ateniese?

A partire dal 451 a.C., venne votato un decreto su iniziativa di Pericle, limitando le condizioni per ottenere la cittadinanza: i cittadini ateniesi erano uomini di venti anni almeno, nati da un padre cittadino ateniese e di una madre figlia di un cittadino ateniese.

Dove votavano gli ateniesi?

Nome dell'assemblea popolare nelle libere città dell'antica Grecia. Vi partecipavano con diritto di parola e di voto tutti i cittadini nel pieno possesso dei loro diritti: la partecipazione dei non abbienti fu resa possibile in Atene da Pericle con l'istituzione di una speciale indennità.

Chi rese Atene una democrazia?

Nel 508-507 a.C. venne eletto il politico greco Clistene che si può considerare uno dei padri della democrazia. Clistene trasformò gli ordinamenti politici spezzando il predominio degli aristocratici e garantendo i diritti uguali per tutti.

Come votavano gli antichi greci?

L'assemblea, la cui convocazione era riservata alla boulé, era presieduta dai pritani. Tutti i cittadini avevano pari diritto di parola (isegorìa) e avevano pari diritti giuridici (isonomìa); la votazione avveniva per alzata di mano o per acclamazione; a scrutinio segreto solo in situazioni limite.

Aspetti fondamentali della democrazia ateniese