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Cosa fare dopo 180 giorni di infortunio?
Trascorsi i 180 giorni del cosiddetto “periodo di comporto”, il datore di lavoro può procedere al licenziamento. In tal caso dovrà corrispondere un'indennità sostitutiva del preavviso. Il diritto alla conservazione del posto di lavoro potrebbe variare in base al CCNL.
Quando l'infortunio supera i 40 giorni?
fino a 40 giorni: attivazione dell'azione penale per iniziativa dell'infortunato; oltre i 40 giorni: l'azione penale scatta d'ufficio da parte del Pubblico Ministero.
Quanto tempo ho per riaprire un infortunio?
Inail riapertura infortunio: come fare opposizione Per opporsi alla decisione dell'Inail si deve predisporre un ricorso amministrativo da inviare alla sede Inail competente entro e non oltre il termine di tre anni dalla data dell'evento infortunio.
Come si fa la domanda di aggravamento INAIL?
deve essere presentata presso la propria Sede Inail e deve essere corredata da un certificato medico dal quale risulti che si è verificato un aggravamento nelle conseguenze dell'infortunio e risulti anche la nuova misura di riduzione dell'attitudine al lavoro o della menomazione dell'integrità psico-fisica.
Quando l'infortunio si trasforma in malattia?
Un infortunio diventa malattia quando viene stabilito per legge che l'inabilità temporanea al lavoro non è stata causata da un incidente che presenta requisiti tali da poterlo identificare come un infortunio sul lavoro. Così, l'infortunio viene trasformato in una malattia comune e non professionale.
Cosa succede quando l'Inail chiude l'infortunio?
Una volta chiuso l'infortunio, l'INPS ti invia una comunicazione (prospetto liquidazione indennità e rimborso spese) in cui indica: Giorni di inabilità riconosciuti e pagati; Eventuale menomazione causata dall'infortunio e se ti da diritto a un risarcimento in conto capitale o una rendita diretta.
Quanto tempo ha l'Inail?
La rendita INAIL ha una durata pari a 10 anni nel caso di infortuni sul lavoro e di 15 anni per le malattie professionali.
Quanto può durare un infortunio Inail?
La durata massima dell'infortunio sul lavoro è di 180 giorni in un anno. Per l'intero periodo il dipendente è tutelato anche dal punto di vista retributivo. Una volta terminati i 180 giorni, il lavoratore ha comunque diritto a 120 giorni di aspettativa non retribuita.
Come si prosegue infortunio sul lavoro?
Recarsi al Pronto Soccorso per ricevere le prime cure oppure dal proprio medico e comunicare chiaramente che si è trattato di un infortunio lavorativo. Contestualmente è bene fornire una prima informazione al datore di lavoro di quanto accaduto (anche se di lieve entità);
Chi chiude l'infortunio Inail?
Gentile signora, per la chiusura dell'infortunio deve rivolgersi direttamente all'INAIL. Spetta, infatti, al medico dell'INAIL rilasciare apposito certificato di chiusura dell'infortunio.
Quando un infortunio è permanente?
Ai sensi del d.p.r. n. 1124/1965, si ha infortunio con inabilità permanente assoluta quando si perde completamente e per tutta la vita l'attitudine al lavoro; infortunio con inabilità permanente parziale quando l'attitudine al lavoro diminuisce in misura superiore al 10% e per tutta la vita; infortunio con inabilità ...
Quanti aggravamenti Inail si possono fare?
La richiesta di aggravamento dell'indennità può essere presentata una sola volta entro 10 anni dalla data dell'infortunio (15 anni per la malattia professionale). La domanda di revisione della rendita può essere richiesta nei 10 anni per un massimo di sei volte.
Che documenti ci vogliono per fare l aggravamento?
La domanda di aggravamento Occorre comunque specificare che si tratta di una domanda di aggravamento e va allegata copia del verbale del precedente riconoscimento d'invalidità. È importante allegare una documentazione sanitaria completa e chiara che comprovi le modificazioni del quadro clinico.
Quanto tempo ci vuole per avere l aggravamento?
Dopo aver presentato la domanda si viene contattati dall'Inps per sapere data e ora della visita di accertamento dell'aggravamento. In genere, non si deve aspettare oltre i 30 giorni.
Che significa riammissione in temporanea Inail?
Se dopo la ripresa dell'attività lavorativa il lavoratore si sente male per motivi conseguenti all'infortunio e torna al pronto soccorso o dal proprio medico, nel certificato rilasciato deve essere specificato che si tratta di ricaduta dall'infortunio già comunicato (Riammissione in temporanea).
Quando l'Inail non paga l'infortunio?
Il disconoscimento dell'infortunio da parte dell'Inail determina la trasformazione dell'evento in malattia comune Inps, tipologia diversa dalla malattia professionale che è di competenza Inail. Quando l'infortunio è disconosciuto quindi l'evento diventa malattia.
Chi è in infortunio è soggetto a visita fiscale?
Quindi nei casi di infortunio sul lavoro gli accertamenti medico-legali rimangono in capo all'Inail sia per quanto riguarda i pubblici dipendenti che per quanto riguarda i dipendenti del settore privato. Nulla cambia, in definitiva, in merito all'obbligo di reperibilità e della visita fiscale rispetto al passato.
Cosa succede dopo 60 giorni di infortunio?
Il lavoratore (con mansione soggetta a Sorveglianza Sanitaria) assente da lavoro per motivi di salute, a causa di malattia o infortunio, per una durata superiore a 60 giorni continuativi, deve svolgere una visita medica di idoneità specifica alla mansione, prima di poter riprendere la sua attività in totale sicurezza.
Chi è in infortunio può uscire di casa?
«Se sono in infortunio posso uscire di casa»? La risposta a questa domanda, posta frequentemente, è sì, il lavoratore può uscire di casa ed è obbligato a tenere una condotta tale da non pregiudicare la guarigione e il ritorno al lavoro.
Quanti giorni di prognosi per denuncia d'ufficio?
Infatti, il medico ha l'obbligo di riferire all'autorità giudiziaria entro 48 ore ogni fatto che abbia i caratteri di un delitto procedibile di ufficio. Quindi, non appena abbia il sospetto che la lesione riportata dal paziente in un incidente stradale possa superare i 40 giorni di prognosi, il medico deve attivarsi.