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Come funziona il welfare in busta paga?
I servizi di un piano di welfare aziendale erogati ai propri dipendenti compaiono in busta paga sotto la dicitura voce figurativa. Forniscono ai dipendenti prestazioni aggiuntive rispetto al normale salario ed in base alla tipologia a cui appartengono possono essere esenti da tassazione, fino ad un certo importo.
Quando si ricevono i buoni welfare?
Con l'accordo del 20 aprile 2021 il CCNL Metalmeccanica Federmeccanica, ha previsto che a decorrere dal 1° giugno di ciascun anno le aziende dovranno mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare del valore di 200 euro da utilizzare entro il 31 maggio dell'anno successivo.
Quali contratti hanno il welfare?
Gli attuali contratti nazionali che prevedono il welfare obbligatorio sono: Metalmeccanici Industria, Case di Cura e i Servizi Assistenziali e Socio Sanitari, Orafi, Argentieri e Gioiellieri, Pubblici esercizi, Ristorazione collettiva e commerciale e Turismo.
Cosa rientra nel welfare?
Il welfare aziendale permette di finanziare servizi alle famiglie come polizze sanitarie, previdenza complementare, asili nido, ma anche spese mediche o abbonamenti ai trasporti. Può includere anche buoni d'acquisto per lo shopping, i viaggi, la spesa o il carburante.
Che tipi di welfare esistono?
Per diverse circostanze concernenti la società, la cultura e l'eco- nomia, in Europa si sono sviluppati e consolidati quattro diversi modelli di Stato sociale: il modello social-democratico, il modello liberale, il modello corporativo/continentale e il modello mediterraneo.
Cosa si può pagare con welfare?
A seconda dei beni e servizi compresi nel piano di welfare, perciò, il lavoratore può richiedere un voucher welfare da spendere per: viaggi, centri benessere, palestre, abbonamenti a cinema o teatri, acquisto di libri per i figli, corsi di formazione, shopping, abbonamenti ai mezzi pubblici, rette scolastiche.
Come dare il bonus benzina ai dipendenti?
Per ottenere il buono benzina non sarà necessario presentare alcuna domanda. L'agevolazione, infatti, verrà assegnata in automatico dalle aziende private ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro. I lavoratori destinatari del bonus devono essere titolari di reddito di lavoro dipendente.
Come fare benzina con i buoni welfare?
Anche per l'anno 2023 e per espressa previsione di legge, quindi, il lavoratore dipendente potrà ricevere gratuitamente dal datore buoni benzina non imponibili fino a 200 euro, nonché usufruire di altri beni o servizi, non tassati sino al limite della franchigia di 258,23 euro come fringe benefit esenti.
Cosa ci guadagna l'azienda con il welfare?
Un piano di welfare favorisce dunque il miglioramento della produttività, senza però compromettere la sostenibilità dell'impresa: da una parte si crea un clima lavorativo positivo e si premia la produttività dei lavoratori, dall'altra si ottengono rilevanti benefici fiscali e migliori risultati di business.
Quanto risparmia l'azienda con il welfare?
I benefici fiscali per le aziende che puntano sul welfare Se il datore di lavoro eroga beni e servizi welfare per un valore di 2 milioni di euro, risparmia il 35% del costo di lavoro, pari a 700mila euro abbattendo il cuneo fiscale, rispetto a una medesima erogazione monetaria.
Quando viene erogato il welfare 2023?
Quando vengono applicate le nuove misure di welfare aziendale per il 2023? I fringe benefit sono detassati a partire dal 10 agosto 2022, data di entrata in vigore del Decreto Aiuti Bis, ed è possibile ottenere l'estensione a 3.000 euro fino a gennaio 2023.
Quando arrivano i 200 euro welfare?
La Circolare Inps numero 73 del 24 giugno 2022 fornisce anche importanti novità per quanto riguarda il calendario dei pagamenti dell'indennità: Il bonus 200 euro arriverà a luglio per dipendenti, lavoratori domestici e pensionati, mentre si dovrà attendere ottobre per l'erogazione del bonus per le altre categorie.
Quanto è tassato il welfare in busta paga?
Queste sono, in sintesi, le caratteristiche confermate per ciascuna modalità di erogazione del Premio di Risultato nel 2023: premio di risultato in busta paga: tassazione del 5%, con limite del premio di 3.000€ lordi annui e limite del reddito da lavoro dipendente dell'anno precedente di 80.000€.
Quanto costa al datore di lavoro il bonus carburante?
Quanto costa a imprese e lavoratori? Per l'azienda il costo aggiuntivo è di circa il 30% e per il lavoratore del 9%. Pertanto in caso di erogazione del buono di 200 euro, il costo salirebbe per le aziende di 260 euro, mentre per il lavoratore l'importo si riduce a circa 180 euro.
Chi ha diritto ai buoni carburante?
A CHI SPETTA IL BUONO CARBURANTE 2023 Infatti, come precisato dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 4 novembre 2022 questo voucher spetta a tutti i lavoratori che percepiscono reddito da lavoro dipendente o redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, secondo l'art.
Chi ha diritto al bonus benzina 2023?
Bonus benzina: a chi spetta Anche per il 2023 il bonus benzina da 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti delle aziende private, compresi gli studi professionali e gli enti del terzo settore che svolgono attività non commerciale.
Che tipo di bonus ci sono?
Assegno unico e universale
Bonus asilo nido. ... Bonus sociale bollette. ... Bonus e contributo affitti. ... I bonus dedicati alla casa. ... Social Card (Carta Risparmio), Carta Acquisti, Reddito alimentare. ... Social Market. ... Esenzione ticket sanitario. ... Bonus occhiali da vista.
Quando scade il bonus benzina?
Il bonus è erogabile dal proprio datore di lavoro fino al 31 marzo 2023, ma il suo utilizzo dovrà avvenire entro la data di scadenza segnata sul buono carburante stesso.
Come ottenere bonus 200 euro?
Sono tre le strade per richiedere il bonus 200 euro:
tramite il portale INPS; tramite Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
Chi prende i 150 euro a novembre?
Chi può beneficiare del Bonus 150 euro una tantum di novembre? Si tratta di pensionati, autonomi, disoccupati e lavoratori stagionali. Vediamo nel dettaglio quali requisiti devono avere, da chi viene erogato ed entro quando.