Come chiamare un autistico?

Domanda di: Dr. Danny Sala  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Ad esempio: “egli è autistico” o “adulto autistico”, mentre poco gradito è il riferimento a “un autistico”. I genitori generalmente preferiscono parlare di “spettro autistico”. È meglio evitare i termini “Asperger” o “Aspie” in quanto non vengono più indicati come diagnosi.

Come dire autistico?

Dire "affetto da autismo" non è corretto, si dice "persona autistica", "ragazzo/a autistico/a".

Come dire a un figlio che è autistico?

È consigliato:
  1. Prendere il tempo necessario, non saturarlo con informazioni, è probabile che sia difficile processare tali informazioni;
  2. Non dire al bambino che è malato, l'autismo non è una malattia e definirlo come tale comporta delle connotazioni negative;

Cosa dà fastidio ad un autistico?

Una sirena, un oggetto “fuori posto” può condurle ad una crisi di agitazione; un tono dell'eloquio concitato, un rumore anche del tutto sopportabile per noi, può indurle a tapparsi le orecchie, a scappare in un altro luogo o a dar vita a stereotipie motorie o verbali.

Cosa non dire a un autistico?

Evitare quindi di dire frasi come “se vuoi puoi farlo”, poiché potrebbe avere solo l'effetto di aumentare la frustrazione. Sdrammatizzare i fallimenti e valorizzare i progressi è invece di grande aiuto per l'autostima di una persona Asperger, che si sentirà più compresa nelle sue difficoltà e nei suoi sforzi.

Come ho realizzato che sono autistica