Come chiedere la riduzione della Tari per le seconde case?

Domanda di: Diana Giuliani  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Occorre sempre recarsi presso il Comune di competenza per ottenere le informazioni e la prassi richiesta. Alcuni Comuni concedono l'esenzione Tari nei casi di abitazioni non utilizzate, per problemi del proprietario. Anche per questo caso è necessario consultare il relativo regolamento Comunale .

Cosa fare per non pagare la Tari sulla seconda casa?

La Tari, infatti, non è dovuta per le abitazioni che non possono produrre rifiuti: gli immobili inagibili o inabitabili. Previa presentazione di apposita dichiarazione Tari, entro il 30 giugno dell'anno successivo, si ottiene dunque l'esenzione.

Come ottenere la riduzione della Tari?

ISEE del nucleo familiare non superiore ad € 8.000 è concesso uno sgravio fino al 30% del tributo dovuto per l'anno 2021. Per ottenere lo sgravio dovrà essere presentata richiesta agli uffici al pubblico di S.I. VE entro il 31 gennaio 2022, allegando il certificato ISEE.

Quanto costa la Tari di una seconda casa?

Chi ha messo in affitto la seconda casa non deve pagare direttamente la Tari perché a farlo ci deve pensare l'inquilino. Tuttavia, affinché sia il conduttore a versare il tributo al Comune, il contratto di locazione deve avere una durata superiore a sei mesi all'anno.

Chi ha diritto allo sconto sulla Tari?

TARI 2023: bonus per le famiglie con ISEE basso

nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, come stabilito dall'ARERA; famiglie numerose con un ISEE non superiore a 20.000 euro; beneficiari del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Video Guida - Controlla Tari sul Sito Ufficiale del Comune, Utilizzando SPID, Bolletta Tassa Rifiuti