Come ci si sente dopo un trapianto di cuore?

Domanda di: Ing. Vitalba De Santis  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Bisogna poi considerare tra i rischi del trapianto di cuore anche altri effetti collaterali degli immunosoppressori. Tra questi ricordiamo: debolezza muscolare, nausea, vomito, ulcere, vista offuscata, insonnia, aumento di peso, tremolio, acne, osteoporosi.

Quanto tempo ci vuole per riprendersi da un trapianto di cuore?

Una volta terminata l'operazione, il paziente viene mantenuto per qualche giorno in terapia intensiva. Se non insorgono complicanze, viene portato in un reparto ospedaliero, dove vi trascorrerà almeno due settimane.

Quanto tempo si vive dopo un trapianto di cuore?

32 anni dopo, i primi due pazienti che abbiamo operato (all'epoca avevano entrambi un anno) sono ancora vivi, e oggi sappiamo che un follow up fino a 30 anni si può raggiungere.

Perché i trapianti si fanno di notte?

Per motivi organizzativi, nella maggior parte dei casi l'intervento viene eseguito di notte. La possibilità di morire in sala operatoria esiste. Il rischio è molto basso (0.2% nel nostro centro) e va tenuto in considerazione nel momento in cui si accetta di intraprendere la strada del trapianto.

Come si vive dopo un trapianto?

Dopo il trapianto la sopravvivenza è in genere molto elevata e si aggira intorno al 90% ad 1 anno, le sopravvivenze più alte si ottengono nei bambini.

Il trapianto di cuore