Contro i verbali di accertamento di violazioni del Codice della Strada è possibile presentare, in alternativa al ricorso al Prefetto, nel termine di 30 giorni, ricorso al Giudice di Pace del luogo della commessa violazione, sempre che non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi consentiti.
Il modo più semplice per contestare una multa è un ricorso al Giudice di Pace, iniziando il procedimento entro 30 giorni dalla notifica o dall'accertamento. La richiesta può essere presentata di persona, altrimenti è possibile incaricare un avvocato attraverso un'apposita delega, tenendo conto però delle spese legali.
Il ricorso al prefetto, possibile fino allo scadere del termine di sessanta giorni dalla notifica dell'infrazione, è la soluzione per certi versi più impegnativa per evitare il pagamento di una multa. Sarà infatti necessario l'invio di una raccomandata a/r oppure di una PEC.
Quanti giorni devono passare per contestare un verbale?
Come previsto dall'articolo 1 della Finanziaria 2008, le sanzioni scattano a partire da 90 giorni dopo la ricezione della cartella di pagamento. In questo modo si hanno a disposizione 2 mesi di tempo per contestare la violazione, rivolgendosi presso gli uffici del prefetto di zona.
Può essere sufficiente presentare un ricorso in autotutela all'organo accertatore. Questa procedura consiste nell'inviare all'organo accertatore una richiesta di annullamento della contravvenzione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.