Domanda di: Dr. Soriana Galli | Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2023 Valutazione: 4.7/5
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I bulbi: Di forma variabile, alcuni più allungati e altri più tondeggianti: un esempio di bulbo per eccellenza è la cipolla. A differenza dei tuberi, i bulbi non hanno una buccia ma uno strato detto “tunica”. Ogni bulbo è formato da più tuniche, che si sviluppano una all'interno dell'altra e confluiscono nel “girello”.
Il bulbo risulta costituito da tre membrane: la sclera, più esterna , che si continua anteriormente con la cornea, l'uvea e la retina che riveste internamente il bulbo oculare. E' la membrana fibrosa inestensibile che riveste esternamente il bulbo oculare.
Un buon bulbo si riconosce dalle dimensioni, dal turgore (non deve essere nè molliccio nè secco), dal fatto che la parte da cui uscirà lo scapo fiorale deve essere ben “serrata”, compatta, protetta dalla tunica, cioè il bulbo deve essere completamente a riposo.
Poiché è anche il punto d'origine del X paio di nervi cranici, il bulbo controlla diverse funzioni viscerali del torace e dell'addome, legate a: respirazione, pressione arteriosa, deglutizione, tosse e vomito.
Quando il bulbo è ben secco, puliscilo dai residui di terra, togli le radici, lo stelo e le foglie rimanenti. Conserva in luogo fresco e asciutto in una cassetta di legno, un sacchetto di carta o una scatola da scarpe. Per evitare che proliferino funghi, prova a distribuire sulla superficie del bulbo un fungicida.