Domanda di: Marianita De Santis | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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I 3 teatri in muratura di Roma
I ludi (cioè i giochi) si svolgevano all'interno di appositi edifici che potevano essere di tre tipologie differenti: scaenici (rappresentazioni teatrali), circenses (che si svolgevano cioè nel circo) e munera gladiatoria (combattimenti tra gladiatori).
I ragazzini delle classi sociali più basse si divertivano con giocattoli costrutiti in materiali diversi: il legno era modellato in modo da farlo diventare una barca, un animale, un carrettino; il fango veniva fatto essiccare e usato per costruire capanne o fortezze militari.
I romani amavano moltissimo i giochi con le scommesse, come il gioco dei dadi, degli astragali, a testa e croce, e a morra, di regola vietati ai grandi, che erano consentiti loro soltanto in dicembre durante i Saturnali.
Quali erano i giochi più diffusi tra i bambini Romani?
- giocavano a palla, - o con le noci lanciate, - o con le bambole. Entrambi possedevano anche una specie di domino, in genere di legno, e gli astragali, piccole ossa di ovini, articolati tra tibia e perone, usati per gioco come dadi.
I più grandi giocavano a nascondino, a mosca cieca (che allora si chiamava "mosca di rame"); si divertivano sull'altalena o con la trottola (turbo), con la corda, con il cerchio (orbis, trochus) ornato talvolta da piccoli campanellini, che veniva fatto girare con un bastoncino (clavus).