Come si dividono le fonti?

Domanda di: Sig. Giordano Gentile  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Generalmente le fonti si dividono in due categorie:
  • fonti primarie costituite da tracce dirette e immediate, prodotte in un lasso di tempo attiguo all'evento o al contesto storico preso in esame;
  • fonti secondarie costituite da opere storiografiche a loro volta basate su un lavoro condotto sulle fonti da altri studiosi.

Quali sono i vari tipi di fonti?

Ecco una lista delle varie tipologie:
  • Fonti scritte. ...
  • Fonti mute. ...
  • Fonti orali. ...
  • Fonti iconografiche. ...
  • Fonti volontarie e involontarie.

Come si chiamano le 4 fonti?

In linea di principio, badando alla forma, si può distinguere tra fonti materiali, fonti iconografiche, fonti astratte e fonti testuali, ma i criteri di classificazione e nomenclatura possono cambiare a seconda degli autori.

Come si dividono le fonti scritte?

Le Fonti scritte possono essere di due tipi: dirette e indirette. Le fonti dirette consistono nell'andare a cercare nel passato testi che narrano direttamente l'evento. Le fonti indirette consistono nell'andare a cercare testi antichi e trovare indirettamente (casualmente o meno) fonti storiche.

Quali sono le fonti primarie e secondarie?

La gerarchia delle fonti

2º livello: fonti legislative, dette anche fonti primarie (leggi, decreti-legge, decreti legislativi, referendum abrogativo); 3º livello: fonti regolamentari, dette anche fonti secondarie (Regolamenti del Governo, degli Enti Locali, consuetudini e usi).

Cosa sono le FONTI DEL DIRITTO e come funzionano | Avv. Angelo Greco