Come si dividono le spese tra proprietario e inquilino?

Domanda di: Modesto Benedetti  |  Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023
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L'art. 1576 codice civile stabilisce che spettano all'inquilino le spese di piccola manutenzione ordinaria, mentre competono al locatore le spese per le riparazioni necessarie che permettono all'immobile di servire all'uso per cui è locato, generalmente quelle di straordinaria manutenzione.

Cosa spetta al proprietario e cosa spetta all'inquilino?

In generale, la sostituzione delle lampadine, la pulizia, le bollette per consumi di energia elettrica e acqua spettano al locatario. Mentre, la tinteggiatura e verniciatura di elementi, la fornitura, l'installazione, la riparazione e la manutenzione straordinaria di oggetti, al proprietario.

Quali sono le spese che toccano all'inquilino?

All'inquilino, come detto, spetta il pagamento delle spese di ordinaria amministrazione, ovvero:
  • spese per luce, acqua, gas, aria condizionata, riscaldamento;
  • spese per la pulizia all'interno dell'appartamento;
  • spese per la fornitura di servizi comuni nel condominio;
  • spese per l'ordinaria manutenzione dell'ascensore.

Come si calcolano le spese condominiali a carico dell'inquilino?

Per individuare la quota di ogni proprietario si usano i millesimi. Ossia, il valore dell'intero immobile si imposta pari a 1.000 e ogni inquilino è proprietario di tot millesimi.
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Tabella millesimale
  1. Condomino 1 = 150/millesimi (150/1000);
  2. Condominio 2 = 400/millesimi (400/1000):
  3. Condominio 3 = 450/millesimi (450/1000).

Chi paga se si rompe la caldaia in una casa in affitto?

L'articolo 1576 afferma che, in caso di rottura della caldaia: “Il locatore (il proprietario dell'immobile ndr) deve eseguire, durante la locazione, tutte le riparazioni necessarie, eccetto quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore (l'inquilino ndr).

Spese in Affitto: Proprietario o Inquilino?