Domanda di: Sig. Alighieri D'angelo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Nell'aratura a scolmare si procede partendo da un lato dell'appezzamento rivoltando la fetta verso l'esterno ed eseguendo il ritorno con la stessa modalità sul lato opposto. Alla fine del lavoro resterà un largo solco aperto in corrispondenza dell'asse mediano dell'appezzamento.
L'aratura è sicuramente la tecnica più diffusa e rappresentativa. La terra viene rovesciata, collocando lo strato superficiale, i sarmenti e le malerbe in profondità, mentre gli strati profondi vengono portati in superficie ed esposti all'azione degli agenti atmosferici.
Tendenzialmente la terra viene fresata nella stagione primaverile, periodo maggiormente indicato per piantare le colture e assicurare una crescita florida alle piante prima dell'estate. Potrebbe essere effettuata anche in autunno per coltivare ortaggi di stagione.
Generalmente, l'aratura viene eseguita al termine della fase di raccolta. L'obiettivo di questa lavorazione è infatti quello di eliminare le erbe infestanti e, soprattutto, i residui vegetali della precedente coltura, spingendoli in profondità affinché non interferiscano con la crescita delle future nuove piantine.
L'aratura tende sempre di più a essere praticata a due profondità caratteristiche: dai 40 ai 45 cm, e intorno ai 30, con una diminuzione della profondità di lavoro, rispetto al recente passato, di un buon 20%.