Domanda di: Sig.ra Giulietta Bruno | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Per calcolare la varianza, si sommano i quadrati delle differenze tra ogni valore modale e la media aritmetica ( xi - μ )2 moltiplicati per la relativa frequenza
frequenza
In statistica, in particolare in statistica descrittiva, dato un carattere oggetto di rilevazione, si intende per frequenza il numero delle unità statistiche su cui una sua modalità (le modalità sono i valori numerici o gli attributi che un carattere può assumere) si presenta.
https://it.wikipedia.org › wiki › Frequenza_(statistica)
La varianza è una misura della dispersione che rappresenta la variabilità di una serie di dati rispetto alla sua media. Formalmente si calcola come la somma dei quadrati dei residui divisa per il totale delle osservazioni. Può anche essere calcolato come la deviazione standard al quadrato.
La varianza possiede alcune importanti proprietà matematiche; tuttavia, la sua unità di misura coincide con il quadrato dell'unità di misura dei dati – lire al quadrato, metri al quadrato e così via. Mentre lo scarto quadratico medio è espresso nell'unità di misura originaria dei dati – lire o metri.
Il calcolo della varianza è alla base di molte tecniche statistiche legate allo studio della variabilità di una variabile. In breve possiamo affermare che valori bassi delle varianza sono tipici di variabili che assumono spesso valori simili tra loro.
La varianza viene usata nella teoria delle decisioni come misura della rischiosità di una distribuzione. Se due distribuzioni hanno la stessa media e varianza diversa, la distribuzione con varianza maggiore è la più rischiosa (lo scarto è maggiore).