Domanda di: Ing. Bibiana Rizzi | Ultimo aggiornamento: 14 novembre 2023 Valutazione: 4.7/5
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Ulcera gastroduodenale: l'ulcera peptica (gastrica o duodenale) produce l'evacuazione di feci scure per l'erosione di vasi sanguinei di un certo calibro; Rottura delle varici esofagee (dilatazione delle vene dell'esofago) nel contesto di malattie del fegato, in particolare della cirrosi epatica.
L'eventuale complicanza emorragica può rendersi evidente con l'emissione di feci scure, catramose, o con la comparsa di vomito ematico o di materiale simile a fondi di caffè. Nei casi più gravi, l'ulcera gastrica può provocare occlusioni dovute alla cicatrizzazione dei tessuti.
Il sintomo più caratteristico dell'ulcera duodenale è la comparsa di un dolore urente, sordo e continuo, localizzato tra l'estremità inferiore dello sterno e l'ombelico. Compare più facilmente a digiuno e si attenua tipicamente ingerendo del cibo, ma recidiva 2-3 ore dopo i pasti.
L'ulcera gastroduodenale si può presentare con una varietà molto ampia di sintomi, di cui il dolore persistente alla parte alta dell'addome è forse quello più noto e conosciuto, oltre che il campanello d'allarme. Nei casi più gravi, invece, assomiglia più ad un dolore trafittivo simile a una pugnalata.
Il bruciore e l'indigestione sono sintomi comunemente presenti in caso di ulcera, talvolta accompagnati da dolore a livello della parte superiore dell'addome sia per l'ulcera duodenale che per l'ulcera gastrica. Possono inoltre essere presenti anche: anemia. nausea.