Domanda di: Dott. Rodolfo Bruno | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Nessuna uniforme, nessuna casacca e pantaloni a righe, nessun numero che lo identifichi. Inutile dire che tutto ciò non è per "rispetto" della persona, semplicemente per una forma di risparmio da parte del DAP (Dipartimento Amministrativo Penitenziario).
Nonostante si immagini il detenuto vestito a righe ed un numero sul petto (in certi casi nelle prigioni fuori dall'Italia è così) i detenuti italiani vestono i propri abiti come ogni altra persona libera. Nessuna uniforme, nessuna casacca e pantaloni a righe, nessun numero che lo identifichi.
Poi c'è stata una serie di ricorsi e riforme e il compenso è aumentato, ma oggi siamo nell'ordine dei 150/200 euro al mese (anche se ci sono strutture che arrivano a 600 euro), mentre il carcere costa al detenuto circa 150 euro al mese (in media 3,5 euro al giorno, ma dipende dagli istituti carcerari).
35 bis c.p., comma 4, da B.G. , ristretto in regime penitenziario differenziato presso la casa di reclusione di (…) - disponeva che il servizio barberia dell'istituto garantisse l'esecuzione del taglio dei capelli del detenuto non solo mediante dispositivo elettrico ma con impiego di forbice e pettine.
In alcuni penitenziari, è possibile avere uno snack a tarda sera come un tramezzino o un frutto. Nella maggior parte dei casi, il cibo della prigione sembra appositamente studiato per essere immangiabile. Il vassoio dei pasti prevede, di solito, una porzione di carne, un pezzo o due di pane, frutta e verdura.