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Quando devono iniziare i lavori per il bonus mobili?
L'agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei beni.
Quali mobili si possono comprare con il bonus mobili?
A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
Come funziona il bonus mobili 2023 senza ristrutturazione?
Indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, è possibile fruire di una detrazione del 50% calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l'anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi ...
Cosa non rientra nel bonus mobili?
Bonus Mobili e parquet Non rientrano nell'ambito dell'agevolazione gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo (circolare n. 7/E del 4 aprile 2017).
Quando si perde il bonus mobili?
Ultimi mesi per il bonus mobili in misura piena. Fino al 31 dicembre 2022 la detrazione del 50 per cento potrà essere riconosciuta su un massimo di 10.000 euro di spesa, importo che sarà dimezzato per il 2023 e il 2024.
Dove si fa la domanda per il bonus mobili?
COME RICHIEDERE IL BONUS MOBILI Il bonus mobili può essere fruito con l'aiuto di un CAF o del proprio consulente fiscale in fase di dichiarazione dei redditi, con la presentazione del modello 730 o del modello Persone Fisiche (ex Unico).
Quando fare dichiarazione Enea per bonus mobili?
Il PNRR 2 prevede novità per il bonus mobili: occorre la comunicazione all'ENEA per i lavori terminati dal 1 maggio 2022 in poi.
Chi effettua il bonifico non deve essere per forza chi chiede la detrazione?
L'Agenzia delle Entrate hanno cambiato posizione e, contrariamente a quanto disciplinato prima la detrazione può essere richiesta a prescindere dall'ordinante e da chi sia l'intestatario della fattura. Di fatto puoi decidere all'ultimo a chi attribuire la detrazione.
Quali sono i bonus prorogati al 2023?
Tra i bonus rinnovati per il 2023 ci sono il bonus bollette, l'assegno unico, il superbonus al 90%, il bonus mobili, bonus prima casa giovani under 36, il bonus psicologo.
Quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili elenco ed esempi?
Manutenzione ordinaria su parti condominiali
Tinteggiatura pareti e soffitti. Sostituzione di pavimenti. Sostituzione di infissi esterni. Rifacimento di intonaci. Sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni. Riparazione o sostituzione di cancelli o portoni. Riparazione delle grondaie e dei muri di cinta.
Cosa scrivere nella causale del bonifico per bonus mobili?
Bonus mobili ed elettrodomestici causale bonifico Causale del bonifico: Si deve indicare “Acquisto mobili ed elettrodomestici”.
Cosa bisogna fare per avere lo sconto in fattura?
COME PAGARE I LAVORI La fattura emessa con lo sconto deve comunque essere saldata con un bonifico parlante. Trattasi infatti di agevolazione derivante da un bonus edilizio che, in caso contrario, sarebbe stato usufruito in detrazione nella dichiarazione dei redditi oppure ceduto.
Che causale mettere in un bonifico per detrazione fiscale?
causale del bonifico: la dicitura corretta da inserire è “Bonifico per detrazioni previste dall'art. 16-bis del Dpr 917/1986”. È sempre meglio inserire anche i riferimenti della fattura in modo da risalire al documento preciso (numero e data);
Cosa succede se non si fa la comunicazione All'ENEA?
L'omessa comunicazione preventiva all'Enea costituisce una causa ostativa alla concessione delle agevolazioni relative agli interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti, senza possibilità di una diversa interpretazione delle disposizioni in materia.
Chi deve presentare la domanda a ENEA?
I soggetti obbligati a presentare la documentazione relativa alla pratica ENEA sono i proprietari di immobili oggetti di lavori di ristrutturazione o, in caso di condomìni, l'assemblea.
Quanto costa fare la pratica ENEA?
Quanto costa la pratica Enea? Il costo della singola pratica ENEA (quando non è legata ad un asseverazione tecnica per i bonus edilizi) puo variare dai 150€ ai 250€ a seconda dell'intervento.
Quale è il professionista che compila la documentazione ENEA?
Documenti per la pratica Enea Per Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Facciate, Bonus Casa/Ristrutturazione è obbligatoria l'asseverazione tecnica: una certificazione da parte di un professionista abilitato (geometra, architetto, ingegnere) che attesta la presenza dei requisiti richiesti per la detrazione.
Quando non è obbligatoria la pratica ENEA?
Non dovrai presentare la comunicazione solo nel caso in cui volessi aderire all'Ecobonus, ma anche qualora avessi effettuato degli interventi volti al risparmio energetico ma liquidati tramite bonifico relativo al bonus ristrutturazione.
Come comunicare ENEA bonus mobili?
Cos'è la Comunicazione Enea Il contribuente vi deve indicare: dati anagrafici del beneficiario; tipologia di intervento, informazioni sul mobile acquistato e spesa sostenuta; dati relativi all'immobile oggetto dell'intervento. La Comunicazione va trasmessa entro 90 giorni dalla fine dei lavori e del collaudo.
Dove si fanno le pratiche ENEA?
La pratica ENEA può essere espletata esclusivamente online tramite il portale telematico relativo all'anno di fine lavori. La legge prevede l'obbligo di presentazione dei documenti entro e non oltre i 90 giorni dalla fine dei lavori.