Domanda di: Dr. Nadir Greco | Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Perché passare dai 40 ai 30 gradi? Lo standard finora maggiormente in uso è quello del bucato a 40 gradi, ma la temperatura effettivamente raggiunta dalla lavatrice in fase di lavaggio supera sempre questo valore, arrivando a sfiorare i 50 gradi. In questo modo consumiamo molta più energia di quanto vogliamo.
Tra i 40-50°C è consigliato per capi per neonati, asciugamani, lenzuola, cotone, biancheria da casa, capi acetati e acrilici, poliestere capi misti a lana e poliestere, nylon di colore scuro. Questa temperatura ottimizza il lavaggio.
Invece, ecco cosa cambia se laviamo vestiti e altri capi optando per i 40 gradi: un consumo energetico decisamente superiore che poi va a incidere sulla bolletta. Per questo, sarebbe preferibile usare la prima temperatura, con una centrifuga che non superi gli 800 giri.
Come abbiamo detto non è corretto lavare tutti i capi a 40°C. Infatti questa temperatura è davvero alta e per questo andrebbe scelta solamente per lavare i capi in nichel. È fondamentale dividere i capi per la loro composizione perché il lavaggio cambia a seconda di questo.
- Temperatura 0° C: è il lavaggio a freddo per i delicati, ad esempio per la lana e la seta; - Temperatura 30°-40° C: indumenti sintetici e di cotone colorati o poco sporchi, i jeans, gli asciugamani e la biancheria di casa; - Temperatura 60° C: indumenti sintetici e di cotone molto sporchi.