Domanda di: Guido Bruno | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Per Leopardi l'infinito è' tutto ciò che c'è oltre l'ultimo orizzonte, sono gli interminati spazi immaginati oltre la siepe; ma l'infinito è anche il luogo del non rumore, dei sovrumani silenzi, luogo dove regna una profondissima quiete, dove l'uomo non soffre più per le inquietudini e i problemi legati al mondo reale ...
-ci). – Che è formato di più sillabe: parola p.; meno com., che è formato di parole con più di una sillaba: una lingua p. e agglutinante, come la lingua basca (D'Annunzio). polisillabico /polisi'l:abiko/ agg.
L'infinito è l'idea di qualche cosa che non ha fine e nel nostro mondo non c'è nulla simile, possiamo solo vagamente immaginare questo concetto ... L'infinito non cresce, non diventa infinitamente più grande (o piccolo), è già formato.
Quali elementi concreti del paesaggio compaiono dell idillio oltre alla siepe?
Un colle solitario, una siepe e il vento infatti non costituiscono solo gli elementi di un sereno paesaggio, ma diventano lo spunto di un'incredibile esperienza, che porta il poeta a percepire, attraverso l'immaginazione, il concetto dell'infinità del tempo e dello spazio, dando prova della grandezza della mente umana, ...
Avverbi, congiunzioni e connettivi in genere abbondano in tutto l'idillio: “ma sedendo” (v. 4), “ove per poco” (v. 7), “e come il vento” (v. 8), “e mi sovvien” (v.