Cosa ci insegna la storia di Sansone?

Domanda di: Dr. Ettore Serra  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Come quasi sempre accade per gli eroi, anche in Sansone troviamo il tema della nascita divina. Sua madre è un'israelita sterile alla quale l'angelo del Signore ha predetto che avrebbe partorito un figlio destinato a liberare il loro popolo dai Filistei.

Perché è importante la figura di Sansone?

Sansone fu giudice per venti anni, ma la sua fama è legata a singoli episodi della sua guerriglia personale contro i Filistei e alla sua morte. Uccise dapprima trenta Filistei per una scommessa non pagatagli, in occasione delle sue nozze con una filistea. Poiché questa gli fu poi negata, bruciò le messi dei nemici.

Quale fu il sacrificio di Sansone?

Secondo la narrazione, sedusse Sansone, facendosi rivelare che il segreto della sua forza stava nei capelli, mai tagliati per il voto di nazireato. Dopo che Dalila gli tagliò i capelli mentre dormiva, Sansone cadde in potere dei Filistei.

Come perse la forza Sansone?

Da quel momento le sue sorti mutarono di colpo: mentre dormiva, Dalila gli fece tagliare le trecce. Persa la sua forza, Sansone fu arrestato dai Filistei, che per vendetta decisero di accecarlo e di costringerlo a girare la macina della prigione.

Cos'è la sindrome di Sansone?

Sansone è un misto di forza e astuzia, crudeltà e ingenuità. Se da un lato fa strage di filistei a colpi di una mascella d'asino, dall'altra si comporta come l'ultimo degli sprovveduti rivelando puntualmente i suoi segreti alla compagna del momento.

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