È quindi opportuno lasciar loro molto spazio e parlare con voce calma e gentile. Talvolta può essere utile trovare qualcosa con cui possano giocherellare, come per es. un fazzoletto, oppure qualcosa di costruttivo come sbucciare le patate, oppure ancora offrire al malato un bicchiere (infrangibile) d'acqua.
Come tranquillizzare una persona che soffre di demenza senile?
Per interagire produttivamente e farsi capire si deve parlare lentamente, con calma, con un tono di voce chiaro e pacato; non si devono pretendere risposte rapide e precise e non ci si deve innervosire se la persona sembra non ascoltare o pensare ad altro.
Reagire con calma: è importante non rispondere di scatto o con aggressività, ma con dolcezza, cercando di distrarre l'anziano con qualcosa che sappiamo essere di suo interesse, dando un rinforzo positivo. La punizione e il rimprovero sono totalmente inefficaci e potrebbero provocare una reazione ancora peggiore.
Non vanno spostati i mobili di continuo, ma lasciarli nella stessa posizione così che l'anziano ne memorizzi l'ubicazione. Quando si manifestano le fissazioni è bene rivolgersi all'anziano con un tono pacato, parlando lentamente ed evitando d'innervosirsi.
Eszopiclone o zolpidem a rilascio prolungato possono essere utilizzati sia nell'insonnia da fase di addormentamento, sia nel mantenimento del sonno. Bassi dosaggi di zolpidem sublinguale possono alleviare i risvegli notturni. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate routinariamente.