Cosa fare in caso di respiro agonico?

Domanda di: Luce Carbone  |  Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023
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Pur apparendo come un normale movimento respiratorio risulta un tipo di respirazione non efficace. Il paziente deve quindi essere considerato in arresto respiratorio e deve essere trattato secondo i consueti protocolli rianimatori mediante ventilazione artificiale e massaggio cardiaco esterno.

Quanto dura respiro agonico?

Questo trattamento serve a confortare la famiglia o gli assistenti, perché il respiro agonico compare quando il paziente non può rendersene conto. Il rantolo non provoca dolore al malato. Può continuare per ore e spesso significa che la morte interverrà nell'arco di ore o giorni.

Cosa bisogna fare in caso di gasping?

Si tratta di una condizione di arresto respiratorio e che deve essere trattato secondo i consueti protocolli rianimatori attraverso la ventilazione artificiale e il massaggio cardiaco esterno.

Come riconoscere il gasping?

Il “gasping” è un atto simile al respiro che può trarre in inganno durante la valutazione: è un movimento muscolare involontario che può persistere durante le prime fasi di un arresto cardiaco, caratterizzato da un boccheggiamento lento e talvolta “rumoroso”.

Come avviene la morte per crisi respiratoria?

L'interruzione degli scambi gassosi polmonari per > 5 minuti può danneggiare irreversibilmente gli organi vitali, specialmente il cervello. L'arresto cardiaco sopravviene quasi sempre a meno che la funzione respiratoria non sia rapidamente ristabilita.

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