Domanda di: Morgana Villa | Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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La leggenda narra che le oche, unici animali superstiti alla fame degli assediati perché sacre a Giunone, cominciarono a starnazzare rumorosamente avvertendo del pericolo l'ex Console Marco Manlio e i romani
romani
La civiltà romana è la civiltà fondata nell'antichità dai Romani, una popolazione indoeuropea di ceppo italico, ed appartenente nello specifico al gruppo dei popoli latino-falisci stanziatisi in epoca protostorica nell'attuale Lazio, la quale riuscì, a partire dal V secolo a.C., ad estendere il proprio predominio sull' ...
Qui si trovava il tempio di Giunone. La leggenda narra che una notte, Marco Manlio, soldato che dormiva presso il tempio di Giunone, sentì delle oche starnazzare. Erano le oche sacre della dea Giunone che i soldati romani avevano risparmiato (perché sacre), nonostante la carestia e la fame.
Il 3 Agosto del 390 a.C. è la tradizionale data del mitologico episodio delle Oche del Campidoglio. Terminato il saccheggio della città bassa, i Galli che assediano Roma si dirigono, durante la notte, verso la rocca del Campidoglio, dove si trova l'ultima resistenza romana a difesa dei Templi (e dell'oro) della città.
Console romano (392 a. C.); è dalla tradizione rappresentato come il salvatore del Campidoglio quando, destato per lo strepitio delle oche sacre a Giunone, respinse, aiutato dai compagni, l'assalto notturno dei Galli (390).
Perché si chiamano oche del Campidoglio? Si chiamano così perché la storia si svolge sul Campidoglio, detto anche Monte Capitolino, uno dei sette colli dove venne fondata Roma. Qui sorgeva il tempio di Giunone, presso il quale vivevano le oche sacre alla dea.