Cosa parla il Contratto sociale di Rousseau?

Domanda di: Gelsomina Piras  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Il trattato concepisce il «contratto sociale» come un patto attraverso il quale gli individui che decidono di abbandonare lo stato di natura e di dar vita allo Stato, alienano tutti i loro diritti (compreso il diritto alla vita) alla comunità di cui entrano a far parte.

Cosa proponeva Rousseau?

Rousseau teorizza uno stato in cui la sovranità appartiene al popolo su un modello di democrazia diretta: il potere legislativo (fare le leggi) è del popolo; il potere esecutivo (far eseguire le leggi) è del Governo, i funzionari del quale sono scelti dal popolo e vige il principio di elezione e di removibilità.

Cosa pensa Rousseau della società?

Secondo Rousseau le scienze e le arti corrompono la società. L'uomo allo stato di natura realizza perfettamente i propri bisogni servendosi di tutti gli strumenti che la natura mette a disposizione, si trova in una specie di Eden. Lo stato di natura viene posto come “teorico”, uno stato pre-civile.

Perché Rousseau critica la società?

La critica di Rousseau è rivolta soprattutto verso i giusnaturalisti e verso Hobbs i quali hanno proiettato nella propria concezione di uomo ideale le caratteristiche dell'uomo civilizzato finendo, così, per giustificare i difetti di quest'ultimo.

Chi parla di contratto sociale?

Il Contratto Sociale, trattato filosofico-politico di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) pubblicato nel 1762, risponde alle questioni sollevate nei due famosi Discorsi del filosofo ginevrino, quello Sulle scienze e sulle arti (1749) e quello Sull'origine della disuguaglianza tra gli uomini (1754): l'obiettivo di ...

3. Il contratto sociale di J.J. Rousseau