Domanda di: Dr. Elsa De Santis | Ultimo aggiornamento: 30 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Oltre al vapore acqueo le emissioni provocate dagli aerei contengono biossido di carbonio, ossidi di azoto, monossido di carbonio, idrocarburi come il metano, solfati, particolato da combustione.
Durante la sosta, l'impianto viene scaricato mediante il trasbordo su autocisterne e rifornito dell'acqua potabile e degli agenti chimici contenuti nel serbatoio di raccolta.
Più è persistente la linea, più significa che è alto il tasso di umidità. Se, di contro, l'atmosfera è secca, le cosiddette “contrails” saranno di breve durata oppure non si formeranno proprio. Tutto dipende dunque dall'altezza di volo dell'aereo.
La spinta che permette agli aerei di volare proviene in realtà dall'energia chimica del cherosene, che reagisce con l'ossigeno dell'aria, cioè brucia, producendo energia termica.
Infatti l'aria fredda e rarefatta dell'alta quota si scontra con lo scarico caldo del veivolo e trasforma il vapore acqueo dello scarico in ghiaccio. Questi gas caldissimi e umidi si raffreddano in poco tempo e si mischiano con l'aria facendo apparire la scia a circa 50-100 metri dall'aereo.