Cosa si fa per la notte di San Giovanni?

Domanda di: Bacchisio Monti  |  Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023
Valutazione: 4.4/5 (39 voti)

Al tramonto del 23 giugno si raccolgono erbe e fiori edibili spontanei e si lasciano in infusione in acqua tutta la notte all'aperto: artemisia, lavanda, ruta, aglio, salvia, rosmarino e soprattutto iperico (detto appunto Erba di San Giovanni) a cui si attribuiva la capacità di scacciare gli spiriti malvagi.

Cosa si mette sotto il cuscino la notte di San Giovanni?

La notte di San Giovanni è famosa anche per i rituali d'amore, durante la quale le ragazze dovranno mettere sotto il cuscino erbe e fiori raccolti in quella notte per sognare il futuro sposo. Un'altra credenza sostiene che l'acqua raccolta nella notte tra il 23 e il 24 sia in grado di sciogliere incantesimi d'amore.

Come si fa il rituale di San Giovanni?

Come si prepara l'acqua di San Giovanni

I fiori e i rametti vanno raccolti dopo il tramonto e immersi in un recipiente con dell'acqua. Questi dovranno macerare tutta la notte all'esterno della casa, è importante, per il rito, che l'acqua e i fiori stiano all'esterno così da poter assorbire la rugiada.

Cosa bisogna fare per San Giovanni?

Bisogna raccogliere erbe e fiori spontanei la sera del 23 giugno, dopo il tramonto. Il bottino raccolto va messo in una bacinella piena d'acqua, da lasciare poi all'aperto per tutta la notte, in modo che erbe e fiori assorbano la rugiada del mattino.

Cosa si deve fare con l'acqua di San Giovanni?

La mattina successiva questa acqua viene utilizzata per fare bagni e lavaggi e come acqua benedetta per luoghi e animali domestici o su tutto ciò a cui si desideri infondere nuova energia. L'acqua di San Giovanni dovrebbe dunque donare bellezza, fortuna, salute e sarebbe capace di allontanare le energie negative.

La Magica Acqua di San Giovanni: come si prepara e benefici curativi