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Quanto si prende il commercialista per il visto di conformità?
L'associazione nazionale dei Commercialisti ANC ha pubblicato sul proprio sito internet gli onorari consigliati per l'anno 2022. In merito al visto di conformità per i bonus edilizi si prevede una tariffa minima di 520 euro. Pratiche con valore < ai 200k, 3%-4% con un minimo di euro 520.
Quando non è obbligatorio il visto di conformità?
Il visto di conformità non è necessario nel caso di fruizione diretta in detrazione di questi Bonus. Gli unici casi in cui non è necessaria l'apposizione del visto di conformità, sono descritti nella Legge di Bilancio 2022, n. 234/2021, all'art. 1, c.
Quanto costa il visto di conformità?
Costo e documenti del Visto di Conformità Il costo della pratica per il visto di conformità per tutti bonus edilizi - ad eccezione del superbonus 90% - 110% - è pari all'1.25%+iva del credito da cedere (metà dell'importo dei lavori autorizzati se trattasi di bonus ristutturazione 50%), oltre €.
Come comunicare all'Agenzia delle Entrate il visto di conformità?
La richiesta e la relativa documentazione per l'inserimento nell'elenco dei soggetti legittimati al rilascio del visto di conformità vanno inviate tramite PEC all'indirizzo: dr.campania.gtpec@pce.agenziaentrate.it.
Quanto dura il visto di conformita?
Oltre alle sanzioni amministrative che possono variare da € 258 a € 2.582,42, in caso di gravi e ripetute omissioni, i professionisti abilitati possono vedersi sospesa la facoltà di rilasciare il visto di conformità per un periodo che varia da uno a tre anni.
Chi è esonerato dal visto di conformità?
3.1 L'esonero dall'apposizione del visto di conformità, ovvero dalla prestazione della garanzia, sulla richiesta di rimborso del credito IVA maturato per l'anno di imposta 2022, è riconosciuto, per crediti di importo non superiore a 50.000 euro annui, ai contribuenti con un livello di affidabilità almeno pari a 8 per ...
Qual è il limite per utilizzare il credito fiscale senza apposizione del visto di conformità?
Non è necessario il visto di conformità in caso di istanza di rimborso del credito Iva infrannuale, per importi pari o inferiori a 30.000 euro annui. Mentre, per la presentazione del modello TR per utilizzo in compensazione il visto di conformità è obbligatorio superando la soglia di 5.000 euro.
Dove si vede il visto di conformità?
Accedendo al sito internet dell'Agenzia delle entrate possono essere consultati i dati dei professionisti legittimati al rilascio del visto, con espressa indicazione dell'abilitazione ad apporre il visto di conformità sulle dichiarazioni modello 730, del luogo di svolgimento dell'attività, dell'eventuale svolgimento ...
Quando serve il visto di conformità per la cessione del credito?
il decreto Legge 11 novembre 2021, n. 157, ha introdotto l'obbligo del rilascio del Visto di conformità e dell'Asseverazione della congruità delle spese sostenute, in caso di esercizio dell'opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito, anche per i Bonus diversi dal Superbonus.
Chi mette il visto di conformità deve inviare la dichiarazione?
Secondo l'Agenzia delle Entrate, “dalle richiamate disposizioni normative risulta evidente l'obbligo di identità soggettiva tra chi appone il visto di conformità e chi predispone e trasmette la dichiarazione”.
Quanto costa il commercialista per la cessione del credito?
Per il visto di conformità sui bonus edilizi il compenso del commercialista dovrebbe essere non inferiore a 520 euro, mentre per la compilazione dei modelli e l'invio telematico delle comunicazioni riguardanti l'opzione di cessione credito/sconto in fattura il costo minimo dovrebbe essere di 155 euro.
Quando serve il visto di conformità ristrutturazione?
Prima del decreto Antifrodi, il visto veniva richiesto solo per il Superbonus 110% e solo nel caso si optasse per la cessione del credito o lo sconto in fattura. Per ricapitolare, il visto di conformità è obbligatorio per gli interventi ricadenti nel: bonus ristrutturazione (o bonus casa); Ecobonus 50% e 65%;
Chi rilascia il visto di conformita per il Superbonus?
Il visto può essere rilasciato solo dai soggetti indicati nell'art 3 comma 3 lett a) e b) del DPR 322/98 ossia: dottori commercialisti ed esperti contabili iscritti agli albi.
Chi assevera la congruità del visto di conformità?
Come previsto dalla norma, l'asseverazione è rilasciata dal tecnico abilitato al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento degli stessi.
Quanto costa la pratica per la cessione del credito?
In pratica, il costo della cessione del credito Intesa Sanpaolo equivale al 7,3% del valore del credito fiscale acquistato.
Quali crediti non possono essere compensati?
La compensazione dei crediti tributari è vietata, per il contribuente, in presenza di debiti iscritti a ruolo e scaduti per imposte erariali di ammontare superiore a 1.500 euro. Questo è quanto previsto dall'articolo 31, comma 1, del D.L. n. 78/10.
Cosa si può pagare con i crediti fiscali?
Si ricorda che il credito d'imposta si può utilizzare per pagare:
imposte sui redditi, relative addizionali e ritenute alla fonte; IVA; imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell'IVA (cedolare sugli affitti e imposta sul regime forfettari, ad esempio); IRAP; IMU;
Quali crediti possono essere compensati?
Possono essere compensati nel modello F24 i crediti INPS risultanti dal Modello DM10/2 a partire dalla data di scadenza della presentazione della denuncia da cui emerge il credito contributivo, a condizione che il contribuente non ne abbia richiesto il rimborso nella denuncia stessa, barrando l'apposita casella del ...
Da quando è obbligatorio il visto di conformità?
L'obbligo di apposizione del visto di conformità e dell'attestazione della congruità delle spese ai fini dell'opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito, si applica alle comunicazioni trasmesse in via telematica a partire dal 12 novembre 2021.
Quando un credito non è più esigibile?
La prescrizione del recupero crediti inizia a decorrere dal momento in cui il creditore fa valere il suo diritto al recupero del credito nei confronti del debitore. Da quel momento, trascorsi dieci anni, il diritto di credito non può più essere esercitato nei confronti del debitore perché per legge il debito decade.