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Quando viene negato l'accesso agli atti?
L'accesso e' escluso per i documenti coperti da segreto di Stato, nonche' nei casi di segreto o divieto di divulgazione, secondo quanto previsto dall'ordinamento. Pertanto, e' compito delle amministrazioni individuare gli atti conoscibili e quelli che necessitano di essere tutelati.
Quando si può negare l'accesso agli atti?
Il diniego di accesso agli atti può essere legittimamente opposto in ragione della genericità dell'istanza, sia sotto il profilo dei documenti richiesti, sia sotto quello del labile interesse all'ostensione, atteggiandosi l'indeterminatezza della domanda in un sostanziale controllo generalizzato sull'attività ...
Quali sono le tre principali forme di accesso?
l'interesse:
diretto: che ci sia, cioè, una connessione evidente tra l'istante e il documento, concreto: che l'esigenza di tutela non sia astratta né meramente ipotetica; attuale: che il documento abbia riflessi attuali sulla posizione giuridica tutelata.
Cosa succede se non si risponde ad un accesso agli atti?
Nell'ipotesi di accesso civico semplice, in caso di ritardo o mancata risposta o diniego da parte del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza è possibile ricorrere al titolare del potere sostitutivo che conclude il procedimento.
Quanto tempo ha il Comune per rispondere all accesso agli atti?
Se la richiesta è accolta l'ufficio invia all'interessato il documento oppure gli indica come e dove può consultarlo oppure ottenerne copia. Se l'interessato non riceve risposta entro 30 giorni la richiesta si intende respinta.
Quanto costa un accesso agli atti?
0,52 € per il rilascio da 1 a 2 copie cartacee in formato A3; 1,04 € per il rilascio da 3 a 4 copie cartacee in formato A3 e così via.
Cosa vuol dire visto agli atti?
Il visto di deposito agli atti può essere apposto in calce a documenti emessi da Enti e Organismi ufficiali (ASL, Istituti nazionali di certificazione, Organismi internazionali, ecc.) quali, ad esempio, certificati sanitari, certificati di analisi ed autorizzazioni varie.
Chi risponde alla richiesta di accesso agli atti?
A fronte di una richiesta di accesso da parte di un privato, il pubblico ufficiale ha il dovere di rispondere entro 30 giorni o rilasciando l'atto richiesto ovvero negandolo motivatamente; nella ipotesi di mancata risposta espressa nel termine previsto, ai sensi dell'art. 25 c.
Chi paga accesso agli atti?
Il costo della spedizione dei documenti è a totale carico del richiedente.
Come accedere agli atti di un Comune?
Si può accedere in due modi: - informalmente, mediante richiesta motivata anche solo verbale presso l'Ufficio che detiene l'atto o l'informazione. L'interessato dovrà fornire la propria identità e ogni riferimento utile per l'individuazione del documento richiesto. L'ufficio risponde immediatamente e senza formalità.
Chi è legittimato all'accesso?
La legittimazione all'accesso ai documenti amministrativi deve ritenersi consentita a chiunque possa dimostrare che il provvedimento o gli atti endoprocedimentali abbiano dispiegato o siano idonei a dispiegare effetti diretti o indiretti anche nei suoi confronti.
A cosa servono i diritti di accesso?
I diritti di accesso di un oggetto, denominati anche autorizzazioni, determinano quali utenti possono visualizzarlo e cosa possono fare. Ad esempio, per visualizzare una cartella un utente deve disporre almeno dell'autorizzazione Visualizza proprietà della cartella.
Come capire se serve visto?
Per sapere se avete bisogno del visto per entrare in Italia visitate il sito “Il visto per l'Italia”. Indicando la vostra cittadinanza, il vostro paese di stabile residenza, la durata e la motivazione del soggiorno in Italia, potrete verificare se avete bisogno di ottenere un visto per entrare in Italia.
Chi controlla il visto?
Il visto di ingresso è di competenza del Ministero degli Affari Esteri ed è rilasciato dalle Ambasciate o Consolati italiani nello stato di origine o di residenza abituale del cittadino straniero, che sono responsabili del controllo e della valutazione dei requisiti necessari, in base alle norme e Schengen.
Dove ci vuole il visto?
Sono numerosi i Paesi nei quali è necessario entrare con il visto. I principali sono l'India, l'Iran, gli Stati Uniti, il Canada, l'Egitto, la Cambogia, lo Sri Lanka. La durata del visto è variabile: in Russia, ad esempio, il visto turistico dura 30 giorni, mentre in Cina è valido dai tre ai sei mesi.
Dove non serve il visto?
I Paesi che aderiscono al Programma “Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program) sono: Andorra, Australia, Austria, Belgio, Brunei, Cile, Corea del Sud, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, ...
Quanti tipi di visti esistono?
Le ventuno tipologie di visti previsti, corrispondenti ai diversi motivi di ingresso, sono: adozione, affari, cure mediche, diplomatico, motivi familiari, gara sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subordinato, missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva, ricerca, studio, transito aeroportuale, ...
Quanto tempo arriva il visto?
Con servizio postale il tempo necessario, calcolato dal giorno di accettazione della richiesta, è di 14 giorni lavorativi.
Quanto tempo posso stare in Italia senza residenza?
Se sei un cittadino dell'Unione e desideri soggiornare in Italia per un periodo superiore a tre mesi devi richiedere l'iscrizione anagrafica al comune di residenza.
Come regolarizzare uno straniero senza permesso di soggiorno?
Lo straniero che non ha mai avuto il permesso di soggiorno. In tal caso, il datore di lavoro deve presentare in Questura e presso lo Sportello Immigrazione della zona, una dichiarazione di emersione, nella quale appunto dichiara di avere alle proprie dipendente un immigrato irregolare.