Tutti in Toscana tiriamo in ballo di continuo la Maremma usando vari generi d'espressioni verbali, dalla semplice e innocua esclamazione: “Maremma!” per significare sorpresa, disappunto, imprecazione o per rinforzare un concetto, fino alle più colorite e forti, per grado ascendente: “Maremma bona“, “Maremma troia“, “ ...
Quando il fiume era in secca, lavoravano sulla superficie del suolo e, all'ora di pranzo, le consorti dei renaioli, con il consueto garbo fiorentino, avvertivano che il pasto era pronto: “BUCAIOLI C'E' LE PASTE”.
L'espressione “Maremma maiala!” prende origine e si riferisce in modo esplicito a quel triste periodo travagliato e in questa frase ne conserva tutta la rabbia, il rancore e la sofferenza patita.
la parola è usata solitamente in Toscana per esclamare un senso di stupore e, talvolta, come oggetto di imprecazione per evitare la bestemmia. maremma!
In Italia, è chiamata per antonomasia Maremma (o Maremma toscana) la fascia costiera della Toscana compresa tra il corso del fiume Cecina e i monti della Tolfa, ormai quasi del tutto bonificata; veniva talora detta M. laziale la zona del Lazio settentr., oggi anch'essa bonificata, che ne era il naturale prolungamento.