Domanda di: Marzio Ferrari | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Gli studi effettuati sull'intossicazione da acqua
intossicazione da acqua
L'intossicazione acuta da acqua, chiamata anche avvelenamento da acqua, è una condizione clinica caratterizzata da iperidratazione con grave iponatriemia, conseguente a una massiccia assunzione di acqua per via orale o parenterale o a una sua ridotta escrezione.
https://it.wikipedia.org › wiki › Intossicazione_acuta_da_acqua
hanno dimostrato che, bevendo fino a 10-20 litri di acqua in poche ore è possibile che sopraggiunga la morte; pertanto, al fine di prevenire qualsiasi effetto negativo, si consiglia vivamente di NON superare 1-1,5 litri di acqua/ora per evitare che si riducano le ...
il nostro corpo è “tarato” in modo tale da eliminare l'acqua introdotta in eccesso attraverso la minzione, la sudorazione e la respirazione. i reni possono gestire fino a 20-28 litri al giorno e, in generale, un uomo può bere fino a 1 litro di acqua all'ora senza problemi.
Se si beve tanta acqua velocemente, i reni non possono più adempiere la loro funzione e le sostante in eccesso non vengono più filtrate ma finiscono all'interno delle cellule del nostro corpo. In questo modo, bere molta acqua può portare all'iperidratazione.
Contraccolpi seri possono riguardare cervello e cuore. Il cervello potrebbe non riuscire a controllare la gestione dei liquidi all'interno del nostro organismo, mentre il cuore potrebbe dover pompare sangue troppo diluito, con conseguenti problemi cardiologici.
Raramente un'assunzione eccessiva di acqua per via orale può causare iperidratazione, in quanto di solito i reni espellono facilmente l'acqua in eccesso. Spesso non si manifesta alcun sintomo, ma nell'iperidratazione grave i soggetti possono sentirsi confusi o avere le convulsioni.