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Quali sono i tempi di risposta ad una PEC?
vige il Dlgs 97/2016, che, anche a seguito di relativa circolare ministeriale, nel merito stabilisce in 30 gg l'obbligo di risposta alle istanze dei cittadini, comunque proposte alla PA.
Quali sono i casi di silenzio assenso?
Il silenzio assenso nei rapporti con l'edilizia 30 ha introdotto il silenzio assenso in edilizia. Ossia l'attività edilizia può essere iniziata legittimamente quando siano decorsi infruttuosamente 30 giorni dalla formulazione di una proposta a cui non segue alcuna risposta da parte dell'ufficio competente.
Cosa fare se il Comune non interviene?
Se non provvede – sia manifestando un rifiuto espresso, sia attraverso il silenzio che comporta la mancata esibizione dei documenti richiesti – il cittadino può presentare un ricorso al Tar, il Tribunale amministrativo regionale, per far dichiarare l'illegittimità di tale condotta e ottenere il rilascio dei documenti.
Come fare causa a un comune?
Il cittadino che intende chiedere un risarcimento danni a seguito di evento per il quale presuppone una responsabilità del Comune, deve presentare la richiesta in forma scritta (per posta o direttamente all' Ufficio) nella quale chiederà espressamente il risarcimento dei danni indicandone i presupposti a sostegno.
Quando il silenzio della Pubblica Amministrazione è reato?
328, comma 2 del c.p. punisce la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato del pubblico servizio che, entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse, non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo.
Quanto tempo ha il Comune per rispondere ad una richiesta?
Stando a quanto previsto dalla legge 2022 in vigore, la Pubblica Amministrazione deve dare risposta ad una richiesta entro 30 giorni e per particolari richieste e procedimenti il tempo massimo entro cui la P.A. deva dare risposta si allunga fino a 90 giorni.
Quanti tipi di silenzio ci sono?
Può essere: 1) silenzio provvedimento favorevole o silenzio assenso o silenzio accoglimento; 2) silenzio provvedimento sfavorevole o silenzio diniego.
Quanto tempo ci vuole per il silenzio assenso?
AA. (ma non tra le stesse e i privati) con l'immediata operatività dell'istituto del silenzio-assenso che prevede che allo scattare dei 30 giorni dalla notifica di un atto (richieste di pareri, nulla osta, ecc.) la mancata risposta da parte dell'amministrazione equivarrà al consenso.
Quanto tempo ha il Comune per rispondere alla sanatoria?
La Dia (SCIA) in sanatoria viene presentata allo sportello unico dell'edilizia ossia l'ufficio tecnico del comune che ha un tempo limitato per dare una risposta (solitamente 60 giorni). Dopo questo intervallo di tempo la DIA (SCIA) si considera accettata grazie alla formula del "silenzio-assenso".
Come funziona il silenzio rigetto?
Il silenzio rigetto, invece, si ha in caso di mancata pronuncia sul ricorso gerarchico decorsi 90 giorni dalla sua presentazione, senza che l'organo adito abbia comunicato la decisione, in questo caso esso si intende respinto (art. 6 D.P.R. 1199/1971 e art. 20 l.
Cos'è il danno da ritardo?
danno da mero ritardo – ossia in relazione al semplice mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento amministrativo, e indipendentemente dalla spettanza del provvedimento richiesto – di recente riproposta dalle modifiche alla l. n. 241/1990 e dal Codice del processo amministrativo.
Quanto costa fare causa al Comune?
Per avere un'idea, possiamo tenere presente che, ad oggi, per i giudizi civili il contributo unificato varia entro una forbice compresa tra un minimo di 43 euro (per le cause di valore più basso, entro i 1.100 euro) fino ad un massimo di euro 1.686 (per i contenziosi di importo più alto, cioè superiori a euro 520.000).
Come fare una causa senza avvocato?
Teoricamente l'articolo 82 del Codice di procedura civile stabilisce che il cittadino possa rappresentarsi da solo senza avvocato in tutte le cause di valore non superiore a 1.100 euro. Ovviamente, ma vale la pena precisarlo, questa costituisce una possibilità e non un obbligo.
Quando si può chiedere un risarcimento danni?
L'Articolo 2947 del Codice civile stabilisce i termini entro i quali è possibile chiedere un risarcimento danni qualora si ritenga di essere vittima di un sinistro o di un illecito. Secondo la legge dunque il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato.
Chi controlla l'operato del Comune?
Comitato regionale di controllo. Per l'esercizio del controllo di legittimità è istituito, con decreto del presidente della Giunta regionale, il comitato regionale di controllo sugli atti dei comuni e delle province.
Cosa si rischia a fare un esposto?
L'esposto alla Procura della Repubblica comporta delle conseguenze. Come prima cosa spinge a fare una valutazione dei fatti così come riportati, al fine di capire se quanto accaduto rappresenta un illecito civile o penale. E in questo ultimo caso se le azioni siano o meno perseguibili a querela di parte o d'ufficio.
Chi si occupa del Comune?
IL SINDACO E LA GIUNTA Il Sindaco rappresenta il Comune, è il Capo dell'Amministrazione comunale ed esercita le funzioni di ufficiale di governo demandategli dalla Legge e dallo Statuto Comunale. Assicura il costante collegamento del Comune con lo Stato, la Regione, la Provincia e tutte le altre istituzioni.
Chi sta in silenzio acconsente?
Qui tacet, consentire videtur è una locuzione latina che significa Chi tace, sembra acconsentire. In senso giuridico l'espressione è silenzio-assenso che vale solo in via eccezionale, perché di solito si applica il silenzio rifiuto. Una forma particolare di esso è il silenzio amministrativo.
Cos'è il silenzio significativo?
Nell'ipotesi di silenzio-significativo , l'ordinamento collega al decorso del termine la produzione di un effetto equipollente all'emanazione di un provvedimento favorevole( silenzio-assenso) o di diniego (silenzio- diniego) a seguito di istanza del privato titolare di un interesse pretensivo.
Cosa si intende per silenzio della Pubblica Amministrazione?
Si tratta del “Silenzio nella Pubblica Amministrazione”. Per “silenzio della Pubblica Amministrazione” si intende il comportamento omissivo dell'amministrazione rispetto al suo dovere di emanare un atto. Ma altresì di provvedere e di concludere il procedimento nei termini stabiliti.