Domanda di: Priamo Carbone | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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I sintomi da intossicazione derivante da tartufi sono sintomi gastro-intestinali e tra questi rientrano nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, cambia il tempo nel quale si manifestano, e varia a seconda del tipo di fungo, il minimo sono 30 minuti ma si può arrivare fino a 6 ore dall'assunzione, talvolta anche ...
In caso di sospetta intossicazione da funghi: contattare direttamente il Pronto Soccorso, sempre al numero 118. Saranno loro a valutare i rischi del caso e ad te allertare tempestivamente il micologo reperibile e il centro antiveleni.
Se, infatti, nonostante l'odore, dovesse venirvi la tentazione di provare a usarlo comunque… non fatelo: al posto di un delizioso piatto di tagliolini al tartufo, potreste portare in tavola un piatto con un tartufo andato a male, il cui pessimo sapore rovinerebbe l'intera pietanza.
Quando il consumo di tartufo diventa abituale può causare il sovraccarico di fegato a causa del ferro che può accumularsi nell'organo. E' comunque un'evenienza rara poiché il tartufo viene consumato in piccole quantità sia a causa del prezzo che del sapore intenso.
Il modo più semplice di conservare il tartufo è quello di metterlo in frigo, dove può essere conservato per 3-4 giorni (il bianco pregiato) o anche fino a una settimana (il nero pregiato). La cosa più importante da ricordare è che non va lavato prima, perché altrimenti potrebbe rovinarsi.