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Perché i primi tre giorni di malattia non vengono pagati?
Nei primi tre giorni di malattia, al lavoratore non viene erogata alcuna somma da parte dell'Inps e solitamente l'indennizzo è a carico del datore di lavoro, in base alle regole applicate dal contratto collettivo di cui fa parte il lavoratore.
Cosa succede se non porto il certificato medico a lavoro?
Partendo dall'aspetto economico, in caso di assenza del certificato medico o di un certificato medico presentato tardivamente, il trattamento economico spettante al lavoratore o non viene erogato o viene corrisposto solo per il periodo decorrente dal rilascio del certificato medico.
Cosa succede se mi ammalo il primo giorno di lavoro?
Il lavoratore ammalato ha diritto alla conservazione del posto di lavoro e al trattamento economico adeguato per i periodi stabiliti dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro. Per usufruire di questi benefici, il lavoratore deve presentare appositi certificati medici e sottoporsi a controlli medici.
Da quando scatta la visita fiscale?
Il datore di lavoro ha diritto a richiedere il servizio di controllo medico fiscale nei confronti dei suoi dipendenti sin dal primo giorno di malattia, al fine di verificare lo stato di salute dei propri dipendenti.
Cosa succede senza certificato medico?
medico, come precisato poco sopra, se il lavoratore non presenta alcun certificato, l'assenza si considera ingiustificata e può dar luogo, a seguito di procedimento disciplinare di cui all'art. 7 della Legge n.
Come dire al capo che si sta male?
Generalmente è possibile notificare l'assenza per mezzo di una telefonata o di un messaggio di posta elettronica o per fax, inviando poi una comunicazione con il numero di PUC. La notifica può avvenire anche tramite interposta persona.
Quanto sono pagati i primi 2 giorni di malattia?
L'indennità per malattia è pari ad una percentuale della retribuzione media giornaliera: normalmente non è dovuta nei primi 3 giorni di assenza, detti periodo di carenza, è dovuta in misura pari al 50% sino al 20° giorno di assenza, ed al 66,66% dal 21° giorno, sino ad un massimo di 180 giorni.
Cosa succede se mi ammalo di sabato?
Se invece la malattia avesse inizio in un giorno festivo o il sabato e la domenica, è possibile rivolgersi al Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), al pronto soccorso o a qualsiasi medico che potrà redigere il certificato di malattia.
Cosa dire per non andare a lavoro?
Ragioni valide per non andare al lavoro Che sia influenza, mal di testa o nausea, ognuna di queste è una motivazione sicuramente valida per assentarsi dal lavoro. Un dipendente che non si sente bene ha la facoltà e il dovere di restare a casa, per curarsi e ristabilirsi, ma anche per evitare di infettare i colleghi.
Cosa succede se non mi metto in malattia?
In caso di assenza ingiustificata alla prima visita di controllo, il lavoratore perde il diritto al trattamento economico per i primi dieci giorni di malattia.
Quanti giorni di assenza senza certificato medico?
Dopo un'assenza superiore ai tre giorni è obbligatorio il certificato medico per rientrare nelle scuole dell'infanzia e della scuola primaria, per la scuola secondaria il certificato è obbligatorio in caso di assenza per malattia superiore a cinque giorni.
Quando si è in malattia viene pagato anche il sabato e la domenica?
Giornate indennizzabili di malattia Ai lavoratori operai (dell'industria, commercio e categorie assimilate) l'indennità viene erogata dall'INPS per le giornate feriali comprese nel periodo di malattia (quindi incluso il sabato) con esclusione delle domeniche e delle festività nazionali ed infrasettimanali.
Cosa vuol dire la voce carenza malattia in busta paga?
È denominato "carenza" il periodo dei primi 3 giorni di malattia, durante i quali non è previsto alcun trattamento economico a carico dell'INPS. La contrattazione collettiva prevede di solito un trattamento apposito a carico del datore di lavoro.
Come funziona la malattia per i dipendenti privati?
Reperibilità durante le fasce orarie 8 agosto 1985 ha previsto l'obbligo del lavoratore del settore privato di essere reperibile durante il periodo di malattia presso il domicilio indicato nel certificato, tutti giorni (compresi festivi e non lavorativi) dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
Cosa vede il datore di lavoro nel certificato di malattia?
Il datore di lavoro può visionare esclusivamente l'attestato di malattia del lavoratore, un documento che contiene tutti i dati del certificato esclusa la diagnosi. Il lavoratore, invece, ha la possibilità di visionare sia l'attestato che il certificato medico comprensivo di tutti i dati relativi alla malattia.”
Come capire se si sta per essere licenziati?
I segnali DEBOLI:
La comunicazione è solo per via digitale e non più di persona. L'azienda non rispetta le promesse fatte in merito alla crescita professionale. Non coinvolgimento nelle riunioni. Non viene rispettato il livello gerarchico. Viene data molta importanza a dettagli irrilevanti imputando mancanze.
Quando la malattia viene pagata al 100?
Assenze per malattia: periodo di carenza I primi tre giorni di malattia non vengono indennizzati dall'INPS. Tuttavia, la generalità dei contratti collettivi pone la retribuzione a carico del datore di lavoro, in misura pari al 100%. Di conseguenza, il dipendente non subirà alcuna diminuzione del compenso.
Quando si è a casa in malattia si può uscire?
C'è, invece, l'obbligo per il lavoratore di non aggravare la patologia e/o di non ritardare la guarigione. Applicando questi due principi, si ricava che il dipendente in malattia può uscire di casa a condizione che questo non porti il suo stato di salute a peggiorare.