Domanda di: Priamo Villa | Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2023 Valutazione: 4.8/5
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(AdnKronos Salute) - Frutta secca, broccoli, cavolfiori e olive. Sono alimenti ricchi di steroli vegetali da sempre riconosciuti come amici della salute riducendo il colesterolo cattivo. Ma in concentrazioni elevate nella dieta potrebbero aumentare il rischio di infarto.
Infine troppa frutta secca può disturbare la digestione, come detto. E da ciò possono esserci ulteriori conseguenze come vomito e diarrea, oltre ad altre problematiche di natura gastrointestinale.
Cosa succede se mangi frutta secca tutti i giorni?
Ciò che molti non sanno è che la frutta secca contiene grassi insaturi, come Omega 3 e 6, che al contrario dei grassi saturi, aiutano a tenere a bada il livello di colesterolo cattivo (LDL). Se si è a dieta, la frutta secca può quindi rivelarsi un valido alleato ed un gustoso snack spezzafame.
La frutta secca è sconsigliata a chi soffre di patologie dell'apparato digerente, quali colite, rettocolite ulcerosa, gastrite, ulcera e morbo di Crohn, a causa della grande quantità di fibre in essa contenuta.
Ma in che modo e in che quantità si dovrebbe inserire la frutta secca nell'alimentazione per sfruttarne i benefici senza incidere troppo sulla linea? “Le Linee Guida per una Sana e corretta alimentazione ne consigliano piccole porzioni di 20-30 grammi, 2-3 volte a settimana.