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Chi decide di mandare la visita fiscale?
La visita fiscale può essere richiesta dal datore di lavoro o eseguito direttamente dall'INPS che dispone di un sistema informativo chiamato Savio per effettuare controlli mirati per i lavoratori “furbacchioni” che richiedono la malattia a ridosso di ponti e fine settimana.
Quanto si perde con la malattia?
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Come si annulla la malattia?
Eventuali rettifiche o annullamenti possono essere effettuati entro le 24 ore successive alla trasmissione. Trascorse le 24 ore, solo per il settore privato, il medico con richiesta scritta motivata, sottoscritta e timbrata, può richiedere all'INPS l'annullamento del certificato.
Chi li paga i primi tre giorni di malattia?
I primi 3 giorni di malattia (carenza) non sono indennizzabili, tranne nel caso di ricaduta della stessa malattia verificatasi entro 30 giorni o quando il contratto preveda l'indennizzo di tale periodo a carico del datore di lavoro.
Cosa succede se non si rispetta la malattia?
Se il medico fiscale non ti trova a casa durante gli orari di reperibilità, incorrerai in una sanzione per assenza ingiustificata. La sanzione consiste nella decurtazione di una parte dello stipendio, pari al: 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia. 50% dall'undicesimo giorno di malattia in poi.
Quando uno è in malattia può uscire di casa?
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In che orari non si può uscire in malattia?
Le fasce orarie di orarie di reperibilità per la visita fiscale dei dipendenti del settore privato 7 giorni su 7 compresi festivi vanno:
mattina: dalle ore 10.00 alle ore 12.00; pomeriggio: dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Quanti giorni di malattia si possono fare prima di essere licenziati?
Il periodo di comporto non è mai fisso. È nella maggior parte dei casi di 180 giorni, ma può variare in base allo specifico CCNL di riferimento in base al settore o alla posizione del lavoratore.
Quando sei in malattia il sabato e la domenica vengono pagati?
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Perché i primi 3 giorni di malattia non vengono pagati?
I primi 3 giorni della malattia non vengono pagati dall'INPS, e per questo si fa riferimento al c.d. periodo «di carenza». Per colmare questo periodo, i contratti collettivi hanno previsto, nella quasi totalità dei casi, che il datore di lavoro si faccia carico del pagamento di queste giornate.
Chi viene licenziato per malattia ha diritto alla disoccupazione?
Naspi e malattie invalidanti Il lavoratore che di colpo si trovi a doversi licenziare per una sopraggiunta malattia invalidante non può percepire la Naspi o disoccupazione perché - come dice la legge - il licenziamento deve provenire dall'azienda e non dal lavoratore.
Chi può rettificare il certificato di malattia?
Il dipendente assente per malattia che, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi inziale indicata nel certificato, dovrà recarsi dal proprio medico. Il medico emetterà un certificato di rettifica della prognosi stabilita in precedenza.
Come si fa la rettifica di un certificato di malattia?
La rettifica va chiesta al medesimo medico che ha redatto il certificato (il medico provvede sempre telematicamente o tramite Contact Center). La ripresa dell'attività lavorativa può avvenire soltanto dopo la rettifica del certificato e la comunicazione all'Inps e al datore di lavoro.
Quanti giorni di malattia si può fare in un anno?
Periodo massimo di malattia Per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono consentiti un massimo di giorni 180 complessivi in un anno solare.
Quando la malattia viene pagata al 100%?
Assenze per malattia: periodo di carenza I primi tre giorni di malattia non vengono indennizzati dall'INPS. Tuttavia, la generalità dei contratti collettivi pone la retribuzione a carico del datore di lavoro, in misura pari al 100%. Di conseguenza, il dipendente non subirà alcuna diminuzione del compenso.
Quali malattie sono esenti da visita fiscale?
L'esonero dalla reperibilità delle visite fiscali riguarda i seguenti casi:
i lavoratori subordinati dipendenti dai datori di lavoro privati patologie gravi che richiedono terapie salvavita; stati patologici connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%;
Cosa succede se non sono in casa quando arriva la visita fiscale?
Il medico, comunque, comunicherà l'assenza all'Inps, che dovrà comunicarla, a sua volta, al datore di lavoro. Se il giorno dopo, il dipendente non si presenta in ambulatorio, dovrà presentare una giustificazione per l'assenza, entro 10 giorni. In caso contrario, ci sono delle sanzioni.
Come si fa a sapere se è passato il medico fiscale?
Come si fa a sapere se è passato il medico fiscale? Del passaggio a vuoto del medico fiscale può avere conoscenza soltanto il datore di lavoro, accedendo alla sezione del sito web dell'Inps dedicata alle visite mediche di controllo.
Quali sono le giuste cause per essere licenziati?
I motivi più frequenti riconosciuti come giusta causa di licenziamento sono:
Falso infortunio e falsa malattia del dipendente; Violazione del patto di non concorrenza; Scorretto uso dei permessi per ex legge 104/92; Falsa timbratura del cartellino; Perdita dei requisiti CIG (Cassa Integrazione Guadagni);
Quando l'INPS manda la visita fiscale?
L'INPS, per esempio, può decidere di mandare a casa del lavoratore un medico fiscale in caso di assenze prolungate o molto ravvicinate tra loro, in modo da conoscere le reali condizioni di salute del dipendente. Ma può essere anche il datore di lavoro, sia esso pubblico o privato, a richiedere la visita fiscale.