Domanda di: Ing. Loretta D'angelo | Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Il disegno di legge Zan, che prende il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan, prevede l'inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili.
Il progetto prevede fino a 4 anni di reclusione per chi istiga a commettere discriminazioni o violenze di stampo omofobo, così come oggi è previsto per quelle di stampo razzista, punendo pure chi organizza o partecipa ad associazioni che, per i medesimi motivi, istigano alla discriminazione e alla violenza.
s. f. Avversione ossessiva per gli omosessuali e l'omosessualità, i transessuali e la transessualità. Ma ieri pomeriggio, «è arrivato, in via ufficiosa, il "niet" definitivo», dice Lilia Mulas, dell'Arcilesbica genovese.
Quali forme di discriminazione combatte il disegno di legge?
Come più volte detto, il ddl Zan si limita ad aggiungere, tra i delitti d'odio, già previsti dal Codice penale dal 1975, anche quelli basati sulla discriminazione fondata sul sesso, il genere, l'orientamento sessuale, l'identità di genere e la disabilità.
Oggi, l'art. 604-bis c.p. punisce chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.