borbottare continuamente, anche e soprattutto se da soli; ripetere molte volte certe determinate parole o frasi; tachifemia, ovvero parlare a una velocità spropositata.
La logorrea è una loquacità eccessiva; il soggetto parla senza sosta, esprimendo molte parole rapidamente, con una verbosità irrefrenabile. Questa manifestazione è tipica degli stati di eccitamento, passeggeri o duraturi, caratterizzati da umore esuberante e iperattività.
Se notiamo che il logorroico è in uno stato di forte agitazione, ansia o mania patologica, o se sta parlando in maniera disordinata, allora ascoltarlo può aiutarli a tranquillizzarli. In questi casi è bene non isolarlo e non fargli richieste aggressive di silenzio, perché rischieremmo di aumentare la sua ansia.
Uno trucco formidabile per gestire i logorroici è quello del "silenzio imbarazzante". Studi hanno dimostrato che, se resti particolarmente silenzioso in una conversazione dove c'è una verbosità eccessiva tipica dell'individuo logorroico, questo tenderà a parlare molto meno e arriverà da solo a silenziarsi.
Questo rapido ed abnorme fluire di parole si può accompagnare ad un'accelerazione del pensiero: il soggetto pronuncia frasi organizzate in lunghi periodi, talvolta incoerenti e sconnessi, in quanto continuamente distratto dalle sollecitazioni esterne. In qualche caso, possono essere presenti idee e motivi deliranti.