Il rame si trova quasi sempre sotto forma di minerali e molto più raramente allo stato nativo sotto forma di pepite. Le principali miniere sono situate lungo la Cordigliera delle Ande e le Montagne Rocciose: i principali Paesi estrattori sono il Cile, il Perù, la Cina, il Congo e gli Stati Uniti.
In natura, il rame si forma di solito nelle lave basaltiche, sotto forma di pepite metalliche "rosso rame", lucide (solidificate dalla fusione) o in strutture ramificate, i cosiddetti dendriti. Occasionalmente, si può trovare un allenamento cristallino.
Grazie alle sue caratteristiche e alla sua versatilità il rame si presta ad essere usato, anche sotto forma di lega, per la produzione di numerosi oggetti, come pentole e stoviglie, fili elettrici, monete, strumenti musicali, tubature ed elementi per l'edilizia e l'arredamento.
Fra le sue proprietà c'è quella di essere un ottimo conduttore di calore e di elettricità. Per questo è molto utilizzato nelle telecomunicazioni, nell'edilizia, nei trasporti e nell'energia, e nell'elettronica, dove ad esempio è impiegato nei circuiti integrati e in quelli stampati.
La produzione mondiale di rame ammonta a 12 milioni di tonnellate e le riserve utilizzabili sono pari a 300 milioni di tonnellate, che non sono previste durare soltanto altri 25 anni.