Domanda di: Ing. Isabel Conte | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Le ipotesi riguardanti questa “variazione linguistica ” dividono gli studiosi, secondo alcuni potrebbe essere nato come un veneziano di importazione, in quanto parlato dalle colonie e affermatosi poi come koinè linguistica principale, secondo altri potrebbe essere stato il dialetto dominante degli immigrati.
Il dialetto triestino (nome nativo dialeto triestin, /triesˈtin/) è il dialetto parlato nella città di Trieste e in buona parte dell'ex-provincia di Trieste, nonché dell'ex-provincia di Gorizia, dove si affianca allo sloveno e al friulano, lingue ampiamente parlate nel Goriziano, oltre che alla lingua italiana.
Inoltre, proprio nel vernacolo locale esistono espressioni che potrebbero strappare sorrisi o sprigionare un'incerta comprensione, a seconda della confidenza con la lingua. Le ragazze triestine, infatti, vengono definite “mule” e il termine, per i visitatori, suonerebbe volgare, al limite del rispetto verso il genere.
La lingua veneta proviene da parlate pre-latine con radici preistoriche negli Euganei, Enetoi o Heneti/Atestini, Celti e Galli, rafforzata da apporti medio-orientali e della civiltà etrusca, dalla quale è stata codificata la scrittura (dapprima alla rovescia da destra a sinistra e poi latinizzata).
il veneziano lagunare. il veronese. il trevigiano (comprendente il trevigiano propriamente detto, il coneglianese, il sandonatese, il liventino ed il pordenonese) il feltrino-bellunese (comprendente anche il dialetto di Vittorio Veneto)