Domanda di: Dr. Noemi Cattaneo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Uno studio condotto dall'Università dell'Iowa ha dimostrato che i videogiochi mantengono attivo il cervello e aiutano a combattere i caratteri della senilità. I videogiochi, infatti, allenano la mente e aiutano a pensare fuori dagli schemi anche con poche ore di gioco alla settimana.
Migliorano la coordinazione (grazie all'acquisizione di cognizioni visuo-motorie); Migliorano le capacità di problem solving; Potenziano la memoria (sollecitando in particolare i processi visivi); Migliorano attenzione e concentrazione (imponendo di utilizzare un basso tempo di reazione ad ogni problema posto);
I videogiochi sono un medium estremamente accattivante, dove si possono stimolare processi cognitivi collegati alla comprensione di informazioni implicite ed esplicite, allo sviluppo del ragionamento induttivo e deduttivo, al problem-solving e alla costruzione di sistemi di inferenze da dati trasversali.
Perché? Quando i ragazzi giocano ai videogiochi avviene un significativo aumento di dopamina. Essa è un neurotrasmettitore legato al piacere e alla ricerca di intense emozioni. Insomma, i ragazzi vivono nel videogioco quelle avventure entusiasmanti che non trovano nel mondo reale.
Da queste ricerche è emerso che i gamers riescono ad avere prestazioni migliori rispetto ai non giocatori in alcune funzioni cognitive e sembrano avere un maggior volume di materia grigia, ovvero lo strato cerebrale esterno deputato all'elaborazione delle informazioni.