Domanda di: Dr. Rocco Riva | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Durante queste giornate, i cristiani praticanti possono consumare al massimo un solo pasto sostanzioso (digiuno), rinunciando alla carne (astinenza). Il motivo per cui si elimina la carne dal menu è legato alle tradizioni del digiuno biblico, secondo le quali la carne degli animali a sangue caldo era vietata.
La regola dell'astinenza invece proibisce di mangiare le carni, il midollo e i prodotti sanguigni di quegli animali ed uccelli considerati carne. Si possono mangiare uova, latticini, qualsiasi condimento anche di grasso di animale, verdure e pesce. Al bando cibi e bevande particolarmente ricercati o costosi.
Il popolo cominciò a sostituire le cozze pregiate e costose con cozze a basso costo, e talvolta con le lumache di mare. Divenne dunque un piatto povero, la zuppa di cozze, da preparare e da servire in tavola durante il Giovedì Santo.
Il Giovedì Santo è Zuppa di Cozze. Questo giorno rappresenta simbolicamente nella religione Cattolica, l'ultima cena di Gesù Cristo. Per quanto riguarda le tradizioni che ci portano a mangiare la Zuppa di Cozze, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo, nella storia di Napoli che poco ha a che fare con la religione.
il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo sono giorni di digiuno dal cibo e di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi. i venerdì di Quaresima sono giorni di astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi.