Domanda di: Dr. Ettore Marini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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L'acqua assorbe bene certe lunghezze d'onda (rosso, arancione, giallo, verde). L'ultima ad essere assorbita è il blu. Le lunghezze d'onda associate al blu passano attraverso la colonna d'acqua facendoci vedere il mare proprio di quel colore.
Se nell'acqua è presente un'elevata concentrazione di materiale inorganico, questa si presenterà di colore turchese, mentre l'alta concentrazione di materiale organico, come le alghe, le conferirà colorazioni che vanno dal giallo all'arancio, dal rosso al verde fino ad arrivare al marrone.
Le prime onde elettromagnetiche che vengono assorbite dall'acqua sono quelle della regione del rosso, colore che già a scarsa profondità “scompare”. Il colore blu ed il violetto possono invece “raggiungere” profondità più elevate, fino circa 200 metri di profondità, dando al mare il suo inconfondibile colore.
Dunque il colore del mare è legato soprattutto alla diffusione della luce, che interessa le lunghezze d'onda minori dello spettro visibile; perciò in acque abbastanza limpide domina l'indaco, seguito dall'azzurro ed infine dal verde.
La luce blu, invece, resiste più a lungo delle altre onde luminose perché ha una maggiore capacità di penetrazione: ecco perché il mare ha questo colore. Il colore del cielo (che si riflette nell'acqua) influenza in parte il colore del mare, che infatti ha tonalità diverse se il cielo è nuvoloso piuttosto che azzurro.